Teatro

Concerto d'addio alla Scala di Alfred Brendel

Concerto d'addio alla Scala di Alfred Brendel

A 77 anni Alfred Brendel si ritira: uno dei piu' grandi pianisti esistenti lascia con concerti d'addio nelle citta' che piu' ama. Ieri sera, alla Scala di Milano, unica tappa italiana del tour, si è svolto un concerto che è stata una 'lectio magistralis' sui maggiori compositori del Settecento e dell'Ottocento. Interminabile standing ovation e ben quattro bis: una Bagatella di Beethoven, un Liszt da Annèes de pélerinage (da Suisse), un Bach non meglio identificato, un Impromptu di Schubert. Il programma ufficiale comprendeva invece le Variazioni in fa min. di Haydn, la Sonata in fa magg. k 533 di Mozart, la Sonata in mi bem. magg. op. 27 n. 1 di Beethoven, la Sonata in si bem. magg. di Schubert D 960. Autori tra i più cari a Brendel. E tutte composizioni circoscritte in una stretta area geografica, la sua amata Vienna, e temporale: trentacinque anni dividono la sonata di Schubert dalle Variazioni di Haydn, appena otto tra queste ultime e la sonata di Beethoven. Un concerto all’insegna dell’eleganza, dell’equilibrio, di un distacco apparente che ha sottolineato chiaroscuri e inquietudini. Indimenticabile in questo senso l’esecuzione della sonata di Schubert che ieri sera si è trasformata in un dolce commiato del pianista alla sua carriera. Il prossimo concerto sarà a Vienna il 18 dicembre, dove eseguirà il “Jeunehomme” di Mozart, coi Wiener diretti da Mackerras.