Teatro

Concluso a Torino il primo convegno nazionale IL CANTO NEL MUSICAL

Concluso a Torino il primo convegno nazionale IL CANTO NEL MUSICAL

Domenica 16 giugno si è concluso il primo convegno nazionale sulla tecnica vocale dal titolo “Il canto nel musical”. L’evento ha accolto i rappresentanti delle principali accademie di Musical Theatre italiane e altri esperti del settore. Con questa iniziativa, promossa da Accademia dello Spettacolo e Amici del Musical, si è dato inizio a qualcosa di nuovo in Italia: per la prima volta un gruppo di esperti in prima linea nella formazione vocale di musical performer ha dato origine  a un confronto costruttivo, sotto lo sguardo attento e competente di Ceris Deverill, Singing Tutor presso la prestigiosa ArtsEd di Londra, madrina e moderatrice dell’evento.

 

 

 

Sono intervenuti:
Angelo Galeano e Sara Memore, Scuola di Formazione dell’Attore (SFA) – Torino
Eleonora Mosca e Matteo Timpano, MTS Musical The Schol – Milano
Candace Smith e Claudio Fabro, Bernstein School of Musical Theatre (BSMT) – Bologna
Francesco Di Nicola e Matteo Chioatto, Musical Theatre Academy (MTA) – Roma
Tiziana Salvador, La Scuola del Musical (SDM) – Milano
Fabiola Ricci, Metodo Voice on Stage
Annamaria Schiattarella e Noemi Marotta, Associazione Vocal Trainer Italia
Franco Travaglio,  fondatore del sito Amici del Musical, esperto di Storia del Musical, traduttore, liricista.


Nel programma del convegno, tenutosi presso la sede di Accademia dello Spettacolo di Torino nei giorni 14-15-16 giugno 2013, sono stati trattati i principali temi della didattica del canto tra cui la respirazione, la tecnica classica nel Musical Theatre, il belting, le terminologie e metodologie di insegnamento. I convenuti si sono confrontanti sulle tematiche proposte, hanno portato la loro esperienza e le loro conoscenze cercando di trovare punti di contatto fra le differenti scuole e tradizioni di provenienza.
Al termine dei lavori, nella giornata del 16 giugno, è stata stilata una lista di punti fermi scaturiti dal confronto dei giorni precedenti e approvata da Ceris Deverill. “Ovviamente è stato impossibile essere completamente concordi su qualsiasi punto in discussione ma su molti è stata raggiunta la massima intesa possibile” -  afferma il M° Angelo Galeano - “questo documento è la migliore base per un lavoro comune sulla didattica del canto teatrale in Italia e soprattutto per un maggiore dialogo tra i docenti e gli esperti del settore”.

Di seguito, una sintesi delle conclusioni scaturite dal convegno:

  • Esiste un suono “classico” più leggero di quello che in Italia viene considerato come tale, fondamentale per porre le basi di una buona vocalità teatrale.
  •  Per essere drammatici non è necessario usare una tecnica di base troppo spinta o a laringe troppo bassa, è sufficiente un belting corretto, senza troppa pressione.
  • Portare all'estremo la voce cosiddetta “di petto” con una pressione eccessiva non è belting.
  • Il performer prima che un artista è un atleta.
  •  È molto importante nella formazione abituare l'artista fin dal primo anno di studio accademico a cantare e danzare contemporaneamente.
  • È altresì fondamentale prima di affrontare il canto belting un corretto training nel canto più classico, o legitimate singing (in breve legit), almeno per tutto il primo anno di studio accademico, al fine di irrobustire l'apparato fonatorio e la muscolatura respiratoria e porre le corrette basi atletiche per il canto.
  • Ceris Deverill sconsiglia decisamente lo studio del pop e del rock per il primo anno di studio accademico.
  •  La tecnica vocale belcantistica pone le migliori basi per il canto teatrale, salvo poi usare accorgimenti stilistici differenti dall'opera per il musical classico.
  • È stata ribadita all'unanimità l'importanza di una corretta postura della persona prima di iniziare il lavoro respiratorio.
  • Quasi tutti i convenuti sono stati concordi sull'importanza dell'uso delle coste in fase inspiratoria.
  • Gli insegnanti di tecnica vocale per il musical dovrebbero essere innanzitutto donne e uomini di teatro, persone che per mestiere hanno praticato un canto teatrale, sia esso operistico o musical, in palcoscenico, ne conoscono le leggi e ne hanno esperienza in prima persona.
  • Ceris Deverill ha tenuto a precisare che l'uso della vocalità belting dipende sempre dallo stile e dal periodo di composizione del brano, dal carattere del personaggio e dal contenuto emotivo del testo.
  • Usare l'Estill Vocal Training è utile per stabilire una congiunzione fra il canto e l'anatomia, ma solo supportato da una buona tecnica belcantistica di base. Al docente l'EVT può essere di supporto per una più rapida diagnosi di problemi vocali, ma da solo non è sufficiente per garantire una buona preparazione atletica-vocale per il teatro musicale.
  •  Il vocal trainer dovrebbe essere non solo un attore o un logoterapeuta ma una figura professionale che unisca, ove possibile, entrambe le competenze per poter lavorare correttamente sulle tensioni muscolo-scheletriche affiancando e supportando il lavoro del docente di tecnica vocale.
  • . Il fine del lavoro sulla voce di un giovane artista deve essere sempre la ricerca dell'eccellenza.
  • Non è stato raggiunta nel corso della discussione una univocità di opinione riguardo all'uso della respirazione diaframmatica-costale piuttosto che diaframmatica-addominale.
  •  Urge in Italia una semplificazione terminologica al fine di renderla più snella e contemporaneamente riuscire ad essere più specifici.

Il bilancio conclusivo, a detta dei partecipanti e degli organizzatori, è assolutamente positivo. I punti su cui non si è trovata una direzione comune saranno il punto di partenza per la II edizione del convegno che si terrà nel 2014, alla quale ci auguriamo possano partecipare davvero tutte le realtà accademiche italiane, per poter continuare a percorrere la strada ormai tracciata.