Teatro

Contrappunti 2012/2013, Senza fissa dimora. A Padova

Contrappunti 2012/2013, Senza fissa dimora. A Padova

«È fondamentale restituire quanto prima alla città il teatro delle Maddalene, che rappresenta un'istituzione culturale consolidata per Padova: per questo sarà strategico prevedere un investimento straordinario nel bilancio di quest'anno»: è l'impegno reso pubblico in conferenza stampa da Andrea Colasio, assessore alla Cultura del Comune di Padova. Da qualche mese infatti il Teatro delle Maddalene di via san Giovanni da Verdara è chiuso per lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, resi necessari ancor più dopo le scosse di terremoto. Lo spazio, vero e proprio centro di ricerca e di attività teatrali e sede di rassegne, compagnie e associazioni, dagli anni '90 è gestito da Tam Teatromusica, residenza teatrale sempre attenta a offrire al suo pubblico una proposta artistica di qualità e innovazione.

«Ci aspettavamo l'agibilità in tempi un po' più rapidi e consoni - commenta Michele Sambin, codirettore artistico di Tam Teatromusica - perché la città ha bisogno di riappropriarsi di un suo "polmone" culturale».

Nonostante la chiusura dello spazio, grazie alla volontà e all'impegno di Tam Teatromusica, ritorna a Padova "CONTRAPPUNTI - Senza fissa dimora", rassegna di teatro, musica e danza che sarà ospitata in altri diversi luoghi della città, con il coinvolgimento dei quartieri: un ulteriore momento di "contaminazione" che si inserisce nella scelta di apertura e di incontro col territorio, percorso intrapreso da Tam Teatromusica in questi ultimi anni.
La rassegna è ideata da TAM Teatromusica e promossa insieme all'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, Arteven-Regione del Veneto, con il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali e in collaborazione con il Consiglio di quartiere 4 e 5 del Comune di Padova e la Fondazione Hollman.

Ad aprire il programma della prima parte di "Contrappunti 2012/13", inserita in "RAM 2012", saranno alcune iniziative dedicate al tema della cecità attraverso diversi linguaggi artistici: giovedì 22 novembre alla Fornace Carotta (via Siracusa 61) alle 18.30 l'inaugurazione della mostra "Un incontro di sguardi: tra visione ed ipovisione attraverso la fotografia", curata dalla fotografa ed educatrice Silvia Tiso, il reading di Corrado Calda, accompagnato dalle musiche di Luca Scapellato, delle poesie della giovane poetessa non vedente Marta Telatin, e a seguire dalle 20.30 il laboratorio teatrale "Cecità" di Corrado Calda, attore teatrale, televisivo e cinematografico, autore e regista.

La mostra, aperta al pubblico fino a domenica 25 novembre dalle ore 13 alle 14, è il risultato di un progetto fotografico sperimentale che vede protagonista una ragazza gravemente ipovedente. E dedicato al tema della cecità è anche il seminario teatrale "Cecità", ispirato all'omonimo romanzo dello scrittore portoghese José Saramago.

Il laboratorio ricostruirà una "microsocietà cieca" per indurre i venti partecipanti, muniti di benda agli occhi, a una profonda esperienza sensoriale in cui "ascolteranno" il buio e saranno chiamati a interagire tra loro. Entrambe le iniziative fanno parte del progetto "Cecità-CondiVisioni" di Tam Teatromusica e della Fondazione Robert Hollman, per i 25 anni di attività del Centro Hollman di Padova e intende sensibilizzare e far conoscere tramite i linguaggi artistici la realtà quotidiana delle persone cieche o ipovedenti.

Contrappunti prosegue con la proposta di uno spettacolo frutto dell'impegno di Tam Teatromusica nel teatro-carcere, ambito in cui la compagnia è considerata un'eccellenza a livello nazionale e ha ottenuto notevoli riconoscimenti anche istituzionali: venerdì 7 dicembre, alle 13.30, per i detenuti del carcere Due Palazzi "Tutto quello che rimane" ripercorre, assembla, taglia e "ricuce" l'esperienza di Tam, rimettendola in gioco in una nuova forma. Lo spettacolo è proposto al pubblico lunedì 10 e martedì 11 dicembre alle 21 al Fronte del Porto (via Santa Maria Assunta, 20): un'occasione per incontrare la poetica elaborata ed espressa dalla compagnia nel suo percorso di teatro con i detenuti.

E ancora, a gennaio e febbraio la proposta di Tam Teatromusica si concentrerà invece sulla danza con "foll:a" della compagnia padovana Via e "TUMbitunluogoqualunque" di Ariella Vidach.
La rassegna proseguirà fino alla primavera 2013: suo culmine la seconda edizione del festival "relAzione Urbana".

Per informazioni: paola@tamteatromusica.it 049-654669/656692 oppure 334/7685121 (dalle 9 alle 13); www.tamteatromusica.it.