Un interessante week-end nel segno dell’intramontabile opera di William Shakespeare con due (ben due in contemporanea!) messe in scena de Il mercante di Venezia.
Proseguono le repliche, alla Galleria Toledo, della versione firmata da Laura Angiulli. L’apparente happy ending della commedia lascia aperto con inalienabile amarezza il versante etico dell’opera. Un paradossale dibattito finale lascia il pubblico nell’incertezze del rovesciamento dei canoni della logica corrente; il carnefice diviene infine a trovarsi vittima.
Dall’11 novembre, sul palcoscenico del Teatro Bellini, Valerio Binasco proporrà la propria versione dell'opera del Bardo. In scena la sua Popular Shakespeare Kompany insieme a Silvio Orlando (nei panni di Shylock) in un allestimento che indagherà profondamente nelle categorie del ‘bene’ e del ‘male’ fino a rimescolarle completamente.
Trae ispirazione dall’Amleto shakespeariano Francischiello un Amleto Re di Napoli, la commedia di Carmine Borrino che sarà in scena al Nuovo Teatro Sancarluccio. Uno studio che parte dall’ approfondita ricerca sulla figura di Francesco II di Borbone e approda alla sovrapposizione “spettrale” col giovane principe di Danimarca. I rapporti drammaturgici, combaciando alla perfezione con ciò che accadeva alla corte di Napoli nell’estate del 1860, si fanno pre-testo per raccontare dell’Amleto di Shakespeare.
Presso il Piccolo Bellini sarà in programma, Una giovinezza enormemente giovane, tratto dai testi di Pier Paolo Pasolini nel riadattamento di Gianni Borgna e per la regia di Antonio Calenda, con in scena Roberto Herlitzka. Una riflessione sul mondo attuale, costruita attorno ad un monologo presago, quasi divinatorio che da un lato fa omaggio al pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso l’evocazione della sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico.
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