Teatro

Daniele Finzi Pasca racconta 'La Verità' attraverso Salvador Dalì

Daniele Finzi Pasca racconta 'La Verità' attraverso Salvador Dalì

Un poema acrobatico e ricco di sorprese, ispirato all'epoca del grande pittore Salvador Dalì. La New York degli anni '40 in scena al Politeama Rossetti dal 19 al 22 novembre.

C'era un'atmosfera surreale nella New York degli anni 40. Qualcosa che di certo ha stimolato e affascinato  l'eclettico regista Daniele Finzi Pasca, che nel suo ultimo e originale “poema acrobatico”, La Verità, si ispira alle opere e alla vita del celebre artista e pittore Salvoldor Dalì. L'avvincente spettacolo che richiama il magnifico quadro dell'artista effigiato nella Grande Mela degli Anni Quaranta è caratterizzato da una magica armonia teatrale che incanterà il pubblico tra danza, sorprese, acrobazie e musica.

Daniele Finzi Pasca debutta al Politeama Rossetti di Trieste, inaugurando il cartellone Musical ed Eventi Internazionali del Teatro Stabile del FVG, da giovedì 19 a domenica 21 novembre, con uno spettacolo che ha riscontrato soprattutto all'estero uno strepitoso successo, sbarcando in numerosi paesi tra cui Canada, Uruguay, Brasile, Ungheria, Slovenia, Francia, Danimarca.

Una rappresentazione dinamica ed eccentrica, che sfiora, attraverso il linguaggio della danza, della musica e del teatro, i livelli più inconsci della mente. Trascina lo spettatore in un mondo da sogno, quello interiore, lo stesso che Salvador Dalì riproduceva amabilmente nei suoi quadri. Tredici artisti, tante coinvolgenti acrobazie che sembrano “prendere il volo” mentre sullo sfondo appare nitido un gigantesco fondale originale dipinto appunto da Dalí, a New York per il balletto Tristan Fou.

Qui la Compagnia Finzi Pasca si addentra, ispirata dal pittore, in una dimensione talvolta “strana” ma travolgente al contempo, in quanto, tende a confondere il pubblico mescolando senza tregua  realtà e fantasia. “Ci sono il Tristano e Isotta – spiega Pasca – la New York degli anni Quaranta, il viaggio interiore di chi dovette lasciare l’Europa per rifugiarsi negli Stati Uniti. Ci sono temi che aprono su altri temi, nella testa le idee rimbalzano e si compongono in immagini. Una distesa di fiori gialli, personaggi bendati, velati, come le statue di Giuseppe Sanmartino nella cappella di San Severo a Napoli. Mani con dita lunghissime, ombre che deformano le proporzioni, rosso sangue, bianco, corpi che si dislocano, piume e paillettes come se la storia prendesse vita in un vaudevilles decadente con un direttore che cerca idee per risollevare le sorti delle baracca”.

Finzi Pasca, pluripremiato artista,autore e regista della rappresentazione, ha collezionato da sempre grandi successi nella sua carriera: ha diretto per il Cirque du Soleil Corteo, ha firmato le Cerimonie di chiusura delle Olimpiadi Invernali di Torino nel 2006 e di Sochi nel 2014, ha al proprio attivo riconoscimenti prestigiosi ed enormi successi fra cui sono da citare almeno Rain del Cirque Èloize (che ha affascinato nel 2009 anche il pubblico dello Stabile regionale, n.d.r.) e, con la propria compagnia, Icaro e il recente Donka dedicato ad Anton Cechov.