Il commissario straordinario Carlo Fuortes ha nominato Daniele Rustioni direttore musicale del teatro Petruzzelli, ruolo che ricoprirà per un biennio a partire dal primo febbraio 2013. “Sono felice e onorato - sottolinea Fuortes - che il giovane direttore d’orchestra, apprezzato talento riconosciuto a livello internazionale, abbia accettato l’incarico, assicurando così nuova linfa creativa al processo di rinnovamento del Petruzzelli, iniziato con la costituzione dei nuovi organici orchestrale e corale. Giovanissimi artisti che proprio nei giorni scorsi, in occasione dell’apertura della stagione d’opera con l’Otello, hanno dato prova di elevata professionalità e valore artistico. Sono certo che Daniele Rustioni saprà dare un grande contributo al futuro artistico del teatro Petruzzelli.”
Nel novembre scorso il pubblico di Bari ha già potuto apprezzare il carisma ed il talento di Daniele Rustioni alla guida dei nuovi organici nell’Italiana in Algeri di Rossini e nella Sinfonia n.9 “la Grande” di Franz Schubert. Venerdì primo febbraio alle 21.00, il maestro Daniele Rustioni inaugurerà la stagione sinfonica del 2013; sarà poi sempre Rustioni a concludere la stagione operistica del 2013 con la direzione del Falstaff di Giuseppe Verdi, per la regia di Luca Ronconi, in programma dal 20 al 28 novembre 2013.
“Dopo le felici esperienze dello scorso autunno sono davvero grato a Carlo Fuortes e al teatro Petruzzelli per l’opportunità straordinaria di prendere parte al rilancio di un’istituzione che ha una bellissima storia e, ne sono certo, un altrettanto importante avvenire” ha commentato Daniele Rustioni. E ha aggiunto: “Una nuova orchestra, un nuovo coro, un grande entusiasmo da parte di tutti; e un altrettanto grande senso di responsabilità nel far fruttare al meglio le risorse economiche e umane che ci sono affidate in un momento di difficoltà finanziarie diffuse. Spetterà alla nostra generazione il compito di riportare la grande musica al centro dell’attenzione di un nuovo pubblico non come strumento di puro divertimento o di affermazione sociale, ma soprattutto come luogo dove una società si ritrova, si forma e si riconosce”.
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