Dario Fo merita sempre di essere letto. Anche questa volta, che pure non ha scritto un'opera d'arte indimenticabile, ne' un fine saggio di analisi teorica, ne' un'opera particolarmente originale, colta o divertente. "L'amore e lo sghignazzo" è un testo forse anche troppo lieve, incapace di esprimere al meglio la penna talentuosa del premio Nobel. Si compone di cinque brevi saggi di argomento diverso che si occupano in qualche modo del tema dell'amore o del tema dello "sghignazzo" (inteso in qualche modo come un verso che impasta insieme il riso, la provocazione, la satira, la rivolta sociale o politica fatta dal popolo contro il potere). Come sempre incantevole, quando Dario Fo è poeta e cantastorie, l'autore dedica il primo bellissimo saggio all'amore tra Abelardo ed Eloisa. Come a volte scontato e imbevuto di ideologia, il Fo satirico e rivoltoso, racconta la favola cinese di "Qu, il comunista utopico". Conclude il libro un pezzo breve sul teatro greco che, sinceramente, lascia il tempo che trova, in quanto riprende cose già dette da Fo in opere precedenti e già dette bene e meglio da altri autori a cui lo stesso Fo rimanda esplicitamente. Ma Dario Fo merita sempre di essere letto; il suo stile scanzonato e popolare è sempre comunque piacevole; la sua cultura è sempre una carezza per la mente del lettore. Il prezzo contenuto giustifica un acquisto anche per un dono adattissimo a qualunque pubblico, specie ai più giovani e a chi non conosce, o non ricorda, la storia d'amore di Abelardo ed Eloisa.
Dario Fo "L'Amore e lo sghignazzo"
Guanda Editore 2007
Pag.145 Euro 14,00
Teatro