Il 18 giugno debutta a Bologna “Il Labirinto”, spettacolo post-teatrale in realtà virtuale, prodotto dal Teatro dell’Argine.
Dal 18 al 27 giugno andrà in scena a Bologna, presso l’Istituto Aldini Valeriani, la nuova produzione del Teatro dell’Argine: Il Labirinto, spettacolo post-teatrale in realtà virtuale sulle fragilità legate all’adolescenza, innovativo nel linguaggio e nelle modalità di fruizione, ultima tappa di Politico Poetico, progetto artistico e di cittadinanza attiva del Teatro dell’Argine, per un nuovo patto tra teatro, città, adolescenti.
Politico Poetico
Politico Poetico è parte di Così sarà! La città che vogliamo, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, promosso da Comune di Bologna, cofinanziato dall'Unione Europea - Fondo Sociale Europeo, nell'ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
Un progetto lungo 2 anni, che, attraverso laboratori, conferenze, serate pubbliche, incontri, è stato l’occasione per ascoltare la voce delle nuove generazioni su temi cruciali dell’Agenda 2030: Ambiente, Lavoro ed Economia, Disuguaglianze, Città e Comunità, Pace e Giustizia.
La Compagnia Teatro dell’Argine, ha raccolto fin dall’inizio del progetto, interviste e testimonianze di istituzioni, organizzazioni e individui che si occupano di ragazzi e ragazze.
L’obiettivo era indagare “l’altra adolescenza”, quella che spesso cade nelle fratture della città, dove il nostro sguardo non può o non vuole guardare.
"Il Labirinto": un viaggio virtuale nelle pieghe dell’adolescenza dimenticata
Il Labirinto, spettacolo immersivo ed esperienziale sulle fragilità legate all’adolescenza, vedrà lo spettatore all’interno di un autentico contesto interattivo; grazie all’utilizzo del visore, si troverà infatti immerso in uno scenario virtuale così realistico da sembrare vero, libero di scegliere come muoversi e procedere, camminando in ogni direzione, esplorando diversi luoghi, interagendo in maniera diversa con cose e persone.
Mentre nella realtà lo spettatore non uscirà mai da uno spazio circoscritto, nella realtà virtuale si muoverà in un dedalo di corridoi e stanze, in cui si intersecano storie, immagini e sensazioni da vivere e percepire: un’esperienza a 360°, dove scoprire le storie di giovani e giovanissimi in situazione di difficoltà, per essere proiettati all’interno dell’universo delle fragilità adolescenziali.
Nato per dar voce agli adolescenti, lo spettacolo inserirà nella realtà virtuale del labirinto 14 narrazioni di “adolescenza dimenticata”, per raccontare con suggestioni visive e sonore il lato più fragile e critico del rapporto giovani–città, grazie anche a numerose interviste con chi si occupa di ragazzi in stato di disagio o di pericolo.
Afferma Andrea Paolucci, uno dei direttori artistici del Teatro dell’Argine:
«Gli spettatori attraverseranno queste quattordici storie. Era importante dare voce non soltanto ai ragazzi che nel corso di questi 25 anni hanno avuto la possibilità di lavorare con noi, ma anche a coloro che per svariate ragioni non hanno avuto la possibilità di salire sul palcoscenico a raccontare la loro storia».