Teatro

Debutta a Lodi "Amadeus" della Compagnia Teatro di Ariele

Debutta a Lodi "Amadeus" della Compagnia Teatro di Ariele

Debutterà in prima nazionale sabato 17 maggio, a Lodi, l’ultima creazione della Compagnia Teatro di Ariele di Roma, “Amadeus”, spettacolo che prende le mosse dalle vicende umane ed artistiche di Wolfgang Amadeus Mozart e di Antonio Salieri, per raccontare l’invidia, tema del festival lodigiano I sette peccati capitali, in cui la rappresentazione è inserita. La rassegna, ideata e organizzata dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Lodi, è alla sua sesta edizione. Ogni anno, a primavera, le piazze e le storiche vie di Lodi si animano di dibattiti e conferenze, performances teatrali e musicali, installazioni artistiche e mostre, iniziative per ragazzi ed eventi speciali, indagando in modo serio, ironico, conviviale uno dei sempre attuali vizi capitali. Ne nasce un vero e proprio “festival a tema”, ogni volta diverso e unico. Dopo l'Ira (2003), la Gola (2004), la Superbia (2005), l'Avarizia (2006) e l'Accidia (2007), quest'anno la rassegna I setti peccati capitali ci racconta l’Invidia con Occhio all’Invidia! La giovanissima Compagnia romana (l’età media del gruppo è di 27 anni) Teatro di Ariele indaga questo vizio puntando i riflettori sulle vicende di Antonio Salieri, compositore italiano roso dall’invidia per Mozart. La Compagnia nasce dall'incontro di Clorinda Venturiello ed Enrico Barbieri alla scuola d' Arte Drammatica Paolo Grassi nel 1998. Entrambi si diplomano presso il corso attori e cominciano due carriere fisicamente distanti ma molto simili nello spirito e nelle intenzioni. Lo scopo del fare teatro è improntato sulla veridicità delle emozioni, profondità tecnica e capacità di affrontare testi diversi e complessi. Il lavoro “Amadeus”, esemplificando queste linee programmatiche, parte dal testo di Peter Shaffer riducendone all'osso la struttura e la vicenda, rendendo Salieri il protagonista assoluto in un dialogo attivo con il pubblico e nell'interazione con gli altri personaggi. Lo spazio dell'azione, spiega il regista Enrico Barbieri, è vuoto e carico di possibilità, con un telo nero come unico elemento scenografico, mentre gli attori cambiano continuamente personaggio in un gioco continuo di dinamiche e ritmo incalzanti. La musica è un ulteriore personaggio del dramma, continuamente evocata e in costante interazione con gli attori che si appellano ad essa per evocare i luoghi e i tempi della vicenda. C’è nel lavoro una freschezza e una potenza ritmica tipiche dell'opera mozartiana, unite allo scandaglio delle profondità drammatiche dell'anima di Salieri, senza però cadere in una recitazione retorica o ridondante. Caratteristiche dello spettacolo sono quindi la semplicità delle scene, la gioia e il ritmo, che si colloca a metà strada tra la narrazione diretta con il pubblico e un dramma classico, nella cornice di una scena spoglia con pochissimi elementi e solo l'energia degli attori come motore primo. Lodi, Archivio Storico 17 maggio 2008, ore 18.30 Amadeus liberamente ispirato ad “Amadeus” di Peter Shaffer elaborazione drammaturgica a cura della Compagnia Teatro di Ariele regia di Enrico Barbieri con Lisa Aloia, Camilla Ciminelli, Gianluca D'Agostino, Antonella Vercesi www.teatrodiariele.org