Teatro

Dioniso e Penteo al Teatro del Lemming di Rovigo

Dioniso e Penteo al Teatro del Lemming di Rovigo

Ottobre ricco di appuntamenti al Teatro Studio con i prossimi spettacoli di UNA STAGIONE AL LEMMING: dal 3 al 6 ottobre, infatti, il Teatro del Lemming presenterà Dioniso e Penteo – Tragedia del Teatro, mentre dal 7 al 13 sarà la volta di Amore e Psiche – una favola per due spettatori.

Dioniso e Penteo, secondo appuntamento della rassegna che il Lemming propone da settembre a dicembre in Teatro Studio, prevede la limitazione di sette spettatori a replica; la prenotazione è obbligatoria (tel. 0425070643 – mail. infolemming@teatrodellemming.com).

Tratto da Le Baccanti di Euripide, il lavoro del Lemming mette in scena la vendetta del Dio del Teatro, Dioniso, nei confronti del cugino e Re di Tebe, Penteo.

Ritornato come straniero a Tebe, la città che lo ha visto nascere, Dioniso (figlio di Zeus e della mortale Semele) è ripudiato dal giovane re Penteo (cugino di Dioniso), che scorge nel  culto orgiastico introdotto dal dio un pericolo per l’etica e l’ordine pubblico. Dioniso viene quindi arrestato. Il Dio, allora, seduce Penteo e lo guida sul monte Citerone affinché possa soddisfare la propria brama di spiare di nascosto le orge delle Baccanti. Ma Penteo viene scoperto e fatto a brani dalla madre Agave e dalle Menadi. La terribile vendetta del dio è dunque compiuta.

Lo spettacolo del Lemming è pensato come una relazione-opposizione fra attori e spettatori, come sempre coinvolti drammaturgicamente nel lavoro. Ma non è solo questo. Lo spettacolo, che mette in scena il Dio del Teatro, intende anche porsi come una riflessione sulla teatralità, sul suo statuto: Dioniso torna per vendicarsi, per combattere la passività dello spettatore tout-cour e rimettere il teatro come esperienza al centro della nostra vita.

Come ha scritto la nota critica Stefania Chinzari a proposito del lavoro del Lemming “C’è Artaud a ispirare la ricerca di Munaro e dei suoi sacerdoti-attori, e c’è il teatro greco. Da un lato il teatro della polis, rito collettivo e catartico, diritto-dovere della collettività e strumento di conoscenza del sacro; dall’altro il profeta della peste, dello scuotimento totale, dello spettacolo dove ci si gioca il tutto per tutto, come alla roulette russa. Così proporre oggi il duello Dioniso-Penteo, ovvero il dio dell’ebbrezza, dell’estasi e del teatro, contro il re di Tebe che nel culto orgiastico del dio legge solo pericolo e sovvertimento sociale, significa mettere noi tutti di fronte alla grande rimozione della cultura occidentale, quella tra il corpo e l’anima”.

www.teatrodellemming.it