Nella lectio magistralis del professor Flavio Caroli, il racconto degli incontri con grandi maestri artefici di diverse storie dell'arte.
Apprezzare l’arte significa anche impadronirsi dei linguaggi e dei codici che sono presupposti a un’operazione creativa. Al Festival di Todi anche la storia dell’arte ha un suo preciso spazio, con la lectio magistralis «Con gli occhi dei maestri» tenuta dal professor Flavio Caroli, noto storico e critico d’arte ravennate, docente di Storia dell’arte moderna al politecnico di Milano, domenica 28 agosto alle ore 17 presso la Sala del Consiglio.
Attraverso il racconto della sua frequentazione con grandi maestri artefici di diverse storie dell'arte, Caroli apre la riflessione sulla funzione dell’arte nella società. «Maestri della storia dell'arte italiana e anglo-mitteleuropea come Roberto Longhi, Francesco Arcangeli e Hans Gombrich, in un certo senso la mia famiglia professionale», spiega il professore. L'obiettivo di questa conferenza è quello di indagare e restituire al pubblico il modo in cui questi grandi intellettuali hanno cercato il senso della storia dell'arte e di come lo hanno trasmesso alle future generazioni.
Non poteva mancare una parentesi dedicata al Tempio di Santa Maria della Consolazione di Bramante, tesoro del patrimonio culturale artistico di Todi e simbolo della città. Ad accompagnare la lezione, la voce narrante di Rossana Valier.
Sempre sulla linea dedicata all’arte, nella sala delle Pietre dei Palazzi Comunali di Todi un’esposizione del maestro Piero Pizzi Cannella, artista romano che ha eseguito una serie di dieci lavori con tecnica mista dedicati al Festival di Todi.
S’intitola invece A piazza dei Sanniti bisognerebbe metterci il mare la mostra personale dell'artista romana Rossella Fumasoni, che riunisce lavori del periodo 2005-2016 realizzati su tela e carta realizzati dall'artista romana.
Piero Pizzi Cannella e Rossella Fumasoni hanno firmato il manifesto dell'edizione del trentennale del Todi Festival.