Teatro

Due star per 'Sansone e Dalila' al Regio di Torino

Due star per 'Sansone e Dalila' al Regio di Torino

Martedì 15 novembre debutta la prima coproduzione mondiale con l'Opera di Pechino: un nuovo, maestoso allestimento firmato da Hugo de Ana, con Pinchas Steinberg sul podio dell'Orchestra e Coro del Regio di Torino.

Graditissimo ritorno del maestro Pinchas Steinberg sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, per un maestoso e affascinante, nuovo allestimento firmato da Hugo de Ana e coprodotto dal Teatro Regio con il National Centre of Performing Arts di Pechino del capovaloro operistico di Camille Saint-Saëns: Sansone e Dalila.
Per i ruoli protagonisti, due star del calibro di Daniela Barcellona e Gregory Kunde. La coproduzione è frutto del protocollo d’intesa che il Regio, primo teatro in Europa, ha firmato con la prestigiosa istituzione culturale cinese.

Hugo de Ana, uno dei più immaginifici registi dei nostri giorni, torna al Regio dopo numerose produzioni tra le quali si ricordano la Manon Lescaut del centenario, il monumentale Don Carlo, la tragica Medea e la frizzante Vedova allegra. Affrontando il capolavoro di Saint-Saëns, De Ana afferma: «Sansone e Dalila è una storia che racconta il conflitto tra religione, amore e odio. Su queste dicotomie è giocato lo spettacolo».

Dalila è interpretata dal mezzosoprano di fama internazionale Daniela Barcellona, che ha lavorato con grandi direttori, da Claudio Abbado a Riccardo Muti, ricevendo, per le sue interpretazioni, il Premio Abbiati nel 2002. Dotata di un timbro morbido, possente e duttile, è apprezzata da pubblico e critica per la sua arte musicale al pari di quella teatrale.
Accanto a lei, il tenore Gregory Kunde interpreta Sansone. Vincitore nel 2016 del prestigioso International Opera Awards, ammalia il pubblico con il registro acuto e la morbidezza del suo fraseggio. Esperto del repertorio francese, che ha approfondito negli ultimi dieci anni di carriera, Kunde ha modellato un Sansone eroico e poetico, lirico e vigoroso.
Completano il cast: il baritono Claudio Sgura (Il sommo sacerdote di Dagon), il basso Andrea Comelli (Abimélech), il basso Sulkhan Jaiani (Un vecchio ebreo) e il tenore Cullen Gandy (Primo filisteo). Nelle otto recite dell’opera, dal 15 al 26 novembre, si alternano ai ruoli dei protagonisti – il 16, 19 e 22 novembre – Nadia Krasteva nei panni di Dalila, già protagonista dell’allestimento applaudito da critica e pubblico a Pechino, e Kristian Benedikt in quelli di Sansone. La coreografia è di Leda Lojodice, il Coro del Teatro Regio è diretto da Claudio Fenoglio.

Samson et Dalila è l’unica delle tredici opere di Saint-Saëns rimasta in repertorio. La prima ebbe luogo a Weimar nel 1877. Si basa sull’episodio biblico narrato nel libro dei Giudici. Sansone, a capo degli ebrei oppressi sotto il giogo dei filistei, dopo uno scontro con il satrapo di Gaza, riesce a liberare il suo popolo, che invade la città. In questa generale euforia appare Dalila, sacerdotessa filistea, che decide di supplire con l’astuzia la sconfitta del suo popolo; si unisce così alla vittoria di Sansone e gli dichiara il suo amore. Attratto da Dalila, Sansone la raggiunge nella sua dimora cadendo in un tranello e venendo imprigionato dagli sgherri del sommo sacerdote di Dagon. In catene, viene accecato e gli vengono tagliati i capelli, il segreto della sua invincibile forza. Schernito e deriso, Sansone prega Dio di restituirgli la sua antica forza. Ripreso il vigore di un tempo, distrugge le colonne del tempio facendole crollare su di sé e su tutti i filistei presenti, uccidendo così anche Dalila.

La SCHEDA SPETTACOLO.