Lucio Dalla è morto all'improvviso a Montreux, in Svizzera, durante un tour, a causa di un infarto.
Dalla era nato il 4 marzo del 1943 a Bologna, e nei primi anni sessanta entrò come clarinettista nel gruppo dei Flippers, di cui facevano parte diversi personaggi che in seguito si sono affermati nell'ambito del giornalismo e del mondo dello spettacolo. Grazie all’interessamento di Gino Paoli, che intendeva fare di lui il primo cantante soul italiano, debuttò nel 1964.
Nel 1971, dopo una serie di tentativi non sempre riusciti, conquistò finalmente il successo grazie alla canzone "4 marzo 1943" con cui arrivò terzo a Sanremo, a cui partecipò anche l'anno successivo con "Piazza grande" . Alla fine degli anni '70, con l'album "Automobili" venne consacrato come uno dei più validi cantautori italiani, confermando la sua straordinaria vena poetico-musicale .
Tra le sue canzoni ricordiamo "L'anno che verrà", "Futura", "Com'è profondo il mare" e "Caruso", divenuto un classico della canzone italiana, cantata da decine di grandi interpreti internazionali. Importanti le sue collaborazioni con Francesco De Gregori ("Banana Republic") e Gianni Morandi ("Vita"), ed a lui si deve il lancio di nomi della musica italiana quali Ron, Mango, Luca Carboni, Samuele Bersani, gli Stadio fino al giovane cantautore Pierdavide Carone che all'ultimo Festival di Sanremo ha sostenuto cointerpretando il brano "Nanì", del quale è anche co-autore. In tetaro è stato autore del musical "Tosca - Amore disperato".