Debutta in prima assoluta a Genova lo spettacolo al Ragioniere per antonomasia. Livermore: "Villaggio? Come lui solo D'Annunzio".
Fantozzi, una tragedia. Se le premesse saranno mantenute, si riderà parecchio: ma sarete costretti anche a pensare. L’ultima produzione del Teatro Nazionale di Genova, con la regia di Davide Livermore, debutta in prima assoluta martedì 30 gennaio al Teatro Ivo Chiesa appena restaurato: che riaprirà per l’occasione dopo parecchi mesi di lavori.
In scena c’è Gianni Fantoni: se chiudete gli occhi mentre parla, potreste davvero credere di trovarvi davanti all’originale. Lui non imita Villaggio: lui è Fantozzi. Con Fantoni ci sono altri otto attori di prim’ordine, che in scena saranno chiamati a interpretare doppi e tripli ruoli.
A Genova il debutto viene percepito come l’evento del decennio, vista la genovesità di Paolo Villaggio e del suo personaggio principale. A mettere subito in chiaro che non si tratta del solito “marchettone” per fare cassetta facile al botteghino, sfruttando il traino dei film, è stato lo stesso Livermore, alla presentazione ufficiale fatta il 26 gennaio nel palazzo storico della Camera di Commercio di Genova, partner della produzione.
Livermore: "Paolo Villaggio? E' come D'Annunzio"
“Nel Novecento solo due persone hanno davvero cambiato la lingua italiana, con i loro testi – ha detto il direttore del TNG – Il primo è Gabriele D’Annunzio. Il secondo è Paolo Villaggio. Con i suoi primi tre libri, Villaggio ci ha dato un nuovo italiano. I suoi libri hanno ispirato Fantoni e me: lo spettacolo parte dai testi scritti, non dai film”.
Livermore si è spinto oltre, spiegando che lo spettacolo ha la forma consolidata della tragedia classica in quattro atti, più coro ed epilogo. Raggruppando gli episodi dei libri per affinità, sono stati ottenuti quattro temi, uno per ogni atto: Fantozzi e le donne, Fantozzi e il lavoro, Fantozzi e lo sport, Fantozzi e la coscienza di classe. Da qui parte un’analisi sociologica, psicologica, storica e politica degli ultimi 40 anni del 900.
L'incredulità nel mondo del Teatro
“Quando ha iniziato a spargersi la voce che facevo Fantozzi – ha detto il regista – i colleghi e i critici sembravano costernati e preoccupati. Mi prendevano da parte e mi chiedevano se era vero. Mi sono anche sentito dire: ma come, tu che hai aperto per quattro anni la stagione della Scala, proprio tu fai Fantozzi? Poi però si rivelavano tutti entusiasti. Come se fossero contenti che qualcuno finalmente avesse osato quest’impresa impossibile. Portare Fantozzi sul palcoscenico e trasformare la macchietta in quello che è in effetti: una grande maschera tragica, universale e atemporale”.
Davide Livermore spiega che Paolo Villaggio è stato capace di raccontare la società italiana più di tutti, dal punto di vista umano e politico: anche se non ne parla mai nessuno.
Fantozzi, un personaggio politico pesante
“Cosa ci può dire oggi un personaggio come Fantozzi, ambientato negli anni 70? – chiede Livermore – Oggi il ragionier Ugo Fantozzi è un personaggio politico pesante. Fantozzi aveva il posto fisso, le ferie pagate e 13 mensilità. Non aveva contratti francobollo da Co.Co.Co. E voi? I ragazzi di oggi? Fantozzi oggi è una forza politica dirompente, che esprime un’altissima cultura in grado di agire sulla nostra contemporaneità. Quando un testo è così importante per la società ha sempre qualcosa da dire, oggi come allora: per questo ha senso metterlo in scena nel 2024”.
Livermore ha annunciato una scenografia completamente acustica, per ricercare la poetica e il sistema rappresentativo dell’Universo Fantozziano. “C’è differenza tra imitare e interpretare – dichiara il regista – Noi non imitiamo i film, interpretiamo i romanzi”.
Il film della Prima? Andrà negli ospedali
Alessandro Giglio, presidente del TNG e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno spiegato che per la prima volta si farà una Prima diffusa proprio grazie all’intervento della Regione. La sera del debutto sarà realizzato un video dello spettacolo, che poi sarà inviato gratuitamente a tutte le strutture sanitarie della Liguria, Rsa e luoghi di cura che ne faranno richiesta.
L’adattamento è stato curato da Gianni Fantoni, Davide Livermore, Andrea Porqueddu e Carlo Sciaccaluga. Il cast è stato selezionato con oltre 600 self-tape, fino ad arrivare a 50 audizioni in presenza tra Genova, Roma e Torino.
Gianni Fantoni: "Non ci credeva nemmeno Paolo Villaggio"
“Questo spettacolo è un sogno che inseguivo da 10 anni - racconta Gianni Fantoni – Ne avevo parlato addirittura con lo stesso Paolo Villaggio: e così ho scoperto che nemmeno a lui era venuto in mente di trasformare i suoi testi in uno spettacolo teatrale. Amo questo personaggio da quando ero ragazzino: a farmelo scoprire era stato un mio prof delle medie.
La mia voce è adiacente a quella di Fantozzi/Villaggio, è stato facili iniziare ad imitarlo. Ma ogni volta che stavo per realizzare lo spettacolo, si verificava qualche intoppo. Ora ci siamo finalmente riusciti. Il registro di questo spettacolo è il comico, ma la dimensione è quella del sogno: come nel teatro con la T maiuscola. Secondo me uscirete dalla sala diversi da come siete entrati”.
Il tour inizierà a il 30 gennaio da Genova, per poi arrivare a Milano ad aprile.
Qui le Date del Tour.