Nell'ambito della rassegna CONTRAPPUNTI al Castello Pasquini di Castiglioncello , Armunia presenta :
FAVOLE
Dalla voce di Paolo Poli e dalle mani del Maestro Antonio Ballista, al pianoforte, nasce questo recital straordinario, dedicato alle più belle favole del mondo e alle musiche a loro ispirate.
Il Castello Pasquini giovedì 26 luglio alle ore 21:30 si trasforma in un regno incantato grazie all’ arte affabulatoria di Paolo Poli protagonista e regista di FAVOLE. Uno spettacolo raffinato, con Antonio Ballista al pianoforte, che oltre a esaltare le doti istrioniche di Poli è anche spunto per un excursus sulle musiche, da Ravel a Prokof'ev, che alcune di quelle favole hanno ispirato.
Lo spettacolo, che apre la rassegna Contrappunti, organizzata da Armunia, è un concerto di musica e parole, in cui la musica farà da sostegno alla parola, commentando, descrivendo, evocando personaggi e luoghi da favola, esaltati dai pupazzi creati da Lele Luzzati, antico compagno di avventure fin dagli anni '50, alla Borsa di Arlecchino di Genova.
L’eclettico e virtuoso attore fiorentino, rappresenterà infatti le fiabe di Perrault e di Madame le Prinoc Beaumont, messe magistralmente in scena nella traduzione che ne fece Collodi. Collodi, dieci anni prima di scrivere Pinocchio, raccolse e tradusse in un volume, “I racconti delle fate”, le fiabe di Perrault e di M.me le Prinoc Beaumont, riuscendo a trasferire la corte del re Sole, con il suo seguito luminoso, in una Toscana insieme granducale ed umile.
Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano intrecci analoghi ai racconti di Straparola e Basile. Esse hanno avuto forma in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla letteratura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione ai musicisti illustri come Ravel e Prokofiev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespeariane, è desunta dalla novellistica nostrana in cui le note tragiche si stemperano sull’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso.
Infine grazie all’incantevole musica di Poulenc sono divenute immortali anche le avventure dell’elefantino Babar, gioia dei bambini francesi e delizia dei grandi di tutto il mondo, in un secolo come il nostro che ha saputo riscoprire il fascino dell’arte nell’esotismo dell’infanzia
Le Favole raccontate da Paolo Poli divertono i bambini e affascinano gli adulti; favole le cui vicende sono spesso metafora della realtà che ci circonda, specchio delle paure e delle speranze, degli odi e degli affetti degli uomini di ogni epoca. La favola da bella, diventa divertente, maliziosa, fatta anche per gli adulti. Paolo Poli ci ha aggiunto la sua straordinaria comunicativa, l'eleganza nel porgere l'umorismo lieve, mai volgare, accompagnato al pianoforte da Antonio Ballista con scelta di musiche perfette.
Uno spettacolo per ritrovare la gioia dell’infanzia, attraverso l’incanto della narrazione.
Pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra, Antonio Ballista si è dedicato fin dall’inizio della carriera all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse e alla composizione di programmi di rara inventiva e originalità. Ha suonato con direttori quali Claudio Abbado, Pierre Boulez, Riccardo Chailly, Bruno Maderna, Riccardo Muti ed è stato invitato dai più prestigiosi festival internazionali. Come direttore d’opera ha debuttato al teatro dell’Opera di Roma con Gilgamesh di Franco Battiato. Fra i compositori che hanno scritto per lui ricordiamo Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Ennio Morricone, Nicolò Castiglioni, Karlheinz Stockausen e ha collaborato con Pierre Boulez, John Cage e Gyorgy Ligeti in concerti monografici. È fondatore e direttore dell’ensemble “Novecento e oltre”, una formazione stabile per l’esecuzione della musica del Novecento storico europeo e delle più recenti tendenze di ricerca. Per ventitrè anni è stato titolare della cattedra di pianoforte principale presso il Conservatorio di Milano.
Paolo Poli è nato a Firenze nel 1929. Si dedica all’attività teatrale dagli anni Sessanta, confezionando spettacoli brillanti di cui è impresario, autore ed interprete, mescolando alla parola e al movimento anche canzonette e canzonacce. Da venti anni a questa parte si è “impicciato” di rado di cose specificatamente musicali, ma fa sporadiche incursioni nel mondo della musica moderna. Ha collaborato come regista con la Filarmonica Romana, l’Opera Bolognese ed il Festival Veneziano e così ha avuto modo di conoscere ed amare vecchi maestri come Cesare Brero e Mario Rossi e giovani artisti come Marcello Panni e Alessandro Pinzauti.
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