'Un appuntamento antico che si rinnova, mai eguale tuttavia se non nei luoghi e nell'amore per ciò che è bello'. Così Giorgio Ferrara, Direttore Artistico del Festival da otto anni, presenta la 58 edizione che si svolgerà a Spoleto dal 26 giugno al 12 luglio 2015. L'immagine della manifestazione è affidata a Botero.
Presentato oggi in conferenza stampa presso il MiBACT, alla presenza del Ministro Franceschini ed un nutrito pubblico di ospiti, il programma del Festival, confermandone il taglio prestigioso di questo ormai consolidato appuntamento internazionale. Il Direttore artistico Ferrara ha tenuto a precisare che oltre a riservare per questa edizione 170 alzate di sipario in tre week end, il lavoro è volto a valorizzare la programmazione triennale in modo da poter aspirare e lavorare a standard qualitativi sempre più elevati.
Sostanziale il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che continua con convinzione a investire nel Festival coprendo il 70% del budjet totale, delle Istituzioni del territorio, le parntership ed il mecenatismo guidato quest'anno dalla Fondazione Carla Fendi.
Confermate alcune mediapartnership importanti e presenti nella altre edizioni, come la Rai che sarà presente al Festival con una programmazione specifica. Per le testate online, è ufficiale l'ingresso del nostro portale Teatro.it tra i nuovi accordi media, con presenza fissa al Festival per tutta la durata della kermesse.
Le collaborazioni artistiche di rilievo nazionale per raggiungere obiettivi di comune interesse nello spettacolo: il Festival di Ravenna, la Fondazione Teatro Coccia di Novara, il Teatro Metastasio Stabile di Prato. Si aggiunge quest’anno il gemellaggio artistico internazionale con il Beiteddine Art Festival con l’intento di creare una piattaforma culturale comune per Medio Oriente ed Europa.
Non di meno rilevanza l'intervento del Ministro Dario Franceschini che ha ribadito l'importanza del Festival come 'vetrina internazionale unica per tanti settori'. Il Ministro ha lodato la presenza di sponsor e mecenati che integrati ad uno sforzo pubblico, rendono possibile la diffusione e la crescita culturale nel nostro paese.