A Martina Franca le opere dimenticate dal barocco al Romanticismo ma anche la prima rappresentazione assoluta di Le braci di Marco Tutino tratto dall'omonimo best seller di Sandor Marai per la regia di Leo Muscato
Presentato al ridotto del Piccolo Teatro di Milano il 41° Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, che si terrà dal 15 luglio al 4 agosto prossimi. Come al solito un programma ricco di iniziative che uniscono la musica alla scoperta di titoli insoliti e dimenticati ma non per questo di poca importanza musicale. Per la prima volta la serata inaugurale (15 luglio) sarà dedicata a una prima rappresentazione assoluta di una nuova opera, l'ultimo lavoro di Marco Tutino, uno degli autori italiani contemporanei più rappresentati al mondo, Le Braci, libretto di Tutino tratto dall’omonimo romanzo di Sándor Márai, uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi anni (nel cast Roberto Scandiuzzi, Alfonso Antoniozzi e i danzatori della Fattoria Vittadini, vincitrice del Premio Abbiati per l’interpretazione dello scorso anno ne La donna serpente); regia di Leo Muscato, artista nato e cresciuto proprio a Martina Franca.
Il secondo titolo sarà dedicato alla collaborazione col Teatro San Carlo di Napoli in un’opera dimenticata del repertorio buffo di metà ottocento: Don Checco, lavoro del compositore barese Nicola De Giosa. La parte del titolo - non solo teatralmente centrale ma vocalmente assai impegnativa - sarà affidata all'estro e alla sensibilità di Domenico Colaianni, affiancato da un gruppo di giovani artisti già noti al pubblico di Martina Franca.
A Giovanni Simone Mayr, compositore noto per essere stato il maestro di Donizetti, sarà dedicato il terzo titolo in programma: Medea in Corinto, unanimemente considerata il suo capolavoro. Quella del Festival della Valle d'Itria è la prima ripresa italiana dopo quella di Napoli del 1977, preziosa occasione per gettare uno sguardo su questo importante compositore a cavallo tra Settecento e Ottocento.
Dopo quattro anni di intenso e fecondo lavoro sul repertorio belcantistico e di approfondimento stilistico e tecnico nel campo del "barocco", i giovani cantanti del dipartimento barocco dell'Accademia “Rodolfo Celletti” affronteranno uno tra i massimi capolavori della storia del teatro musicale di tutti i tempi: L’incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi. Antonio Greco, coordinatore musicale e docente di riferimento del repertorio antico a Martina Franca, guiderà dal cembalo un piccolo ensemble di strumenti originali, Cremona Antiqua, per la prima volta al Festival in formazione rigorosamente filologica.
Completano il cartellone i tradizionali appuntamenti molto attesi dal pubblico: il concerto del belcanto a Palazzo Ducale, in occasione del quale verrà assegnato il Premio Celletti 2015, con la presenza di Carmela Remigio e Michael Spyres; il concerto sinfonico, diretto quest'anno dal giovanissimo Min Chung, figlio di Myung-Whun, per un programma popolare di ispirazione classico-romantica; il sempre affollatissimo concerto per lo spirito nella Basilica di San Martino, con l'Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto e il Coro della Filarmonica di Stato “Transilvania” di Cluj-Napoca; il ciclo Novecento e oltre e quello dei concerti Fuori orario.
Il maestro Fabio Luisi è il nuovo Direttore musicale del Festival della Valle d'Itria, continuando quella passione e l’impegno dimostrati negli ultimi anni.
Programma e biglietteria on line già disponibile sul sito https://www.festivaldellavalleditria.it/