Teatro

Forme di amore che si scontrano in scena all'Erba di Torino

Forme di amore che si scontrano in scena all'Erba di Torino

Una pièce teatrale di forte emozione per il cartellone Grande Prosa di Torino Spettacoli: Paola Pitagora e Roberto Alpi, affiancati da Viola Graziosi ed Evita Ciri, propongono lo spettacolo Honour di Joanna Murray-Smith (traduzione Masolino d'Amico), diretto da Franco Però, al Teatro Erba di Torino dal 6 all’11 marzo (da mart a ven ore 21 - sab ore 15.30 e 21 - domenica ore 16). E’ una produzione Fama Fantasma.

L’autrice, nata a Mornington, Virginia, Australia nel 1962, si è imposta ben presto come una delle autrici più interessanti della sua generazione. Nel 1989 ottiene la sua prima nomination all’Australian Film Institute Award per Georgia. Nel 1995 Honour è stata messa in scena in forma di lettura per la prima volta al New York Stage and Film Festival da Meryl Streep, Sam Waterson e Kyra Sedwick, e dopo aver vinto il Victorian’s Premier’s Literary Award for Drama nel 1996, è stata prodotta a Broadway nel 1998. Il testo è stato da allora rappresentato negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda, Corea, Brasile, Messico, Malesia, Turchia, Portogallo e Gran Bretagna (National Theatre, 2003), confermandosi un successo mondiale. Questa interpretazione è valsa a Paola Pitagora il Premio Flaiano 2010.

Fino a quale punto l’amore può prevalere? Cosa succede quando un confortevole e apparentemente solido matrimonio di classe media all’improvviso si frantuma? Quando valori e responsabilità condivise non possono più convivere? Quando si presenta la possibilità di rinnovare la propria vita, ma a spese della felicità e della sicurezza di qualcun altro? E qual è l’impatto sul resto della famiglia? Il testo, costruito in forma di frammenti, si snoda lungo questo sentiero emotivo con un’inevitabilità che avvince, fino ad arrivare ad un finale per nulla scontato. George, giornalista e critico letterario, famoso e molto influente; Honour, sua moglie, già brava scrittrice; Claudia, giovane intervistatrice, molto determinata, con mire letterarie; Sophie, fragile figlia della coppia, studentessa universitaria. Una famiglia importante dell’establishment intellettuale, dove i ruoli della coppia sono ben definiti. Ma poi piomba, meteora inaspettata, questa giovane a intervistare Lui, l’intellettuale famoso. E l’ingranaggio, in apparenza perfettamente oliato del ménage familiare, comincia ad incepparsi. Ogni rapporto, ogni gerarchia verrà spezzata, ogni personalità dovrà ricostruirsi e non solo all’interno del nucleo preesistente, ma, cadendo nell’inevitabile gioco di specchi, anche Claudia è destinata a scoprire zone ancora sconosciute di se stessa.