Teatro

Franca Valeri: la regina italiana della commedia, in scena a quasi 90 anni!

Franca Valeri
Franca Valeri

A fine luglio compie 90 anni ma si sente in buona compagnia, fra Margherita Hack e Rita Levi Montalcini. 

A fine luglio compie 90 anni ma si sente in buona compagnia, fra Margherita Hack e Rita Levi Montalcini

Lei, Franca Valeri, una delle ultime gran signore della commedia dell'arte caciarona, bravissima in ruoli cinematografici accanto all'indimenticabile Alberto Sordi ma unica in televisione come Sora Ceciona e la Signorina Snob, ha descritto decine di maschere che rappresentavano autentici ritratti di donne italiane attentamente osservate per strada, nei salotti e perfino sedute in poltrona alle prime teatrali. Sempre col quello sguardo falsamente vacuo e distratto, in realtà acuto e ironico, oggi arriva a Milano per interpretare al Teatro San Babila, fino al 25 aprile, una commedia firmata da Sam Bobrick e Julie Stein che la rivede sul palcoscenico assieme a Urbano Barberini e che ha già raccolto un grande successo in giro per l’Italia.

E' un carteggio epistolare intitolato Sheldon & Mrs Levine ma che in Italia prende il nome di Oddio Mamma! e vanta traduzione e adattamento di Urbano Barberini e Franca Valeri, scene di Alessandro Chiti, costumi di Isabella Rizza, disegno luci di Marco Palmieri, regia di Daniele Falleri e vede Luana Occhipinti come aiuto regia. La storia può sembrare banale: una vecchia mamma iperpossessiva non si decide a tagliare il cordone ombelicale col figlio ormai cinquantenne che fugge, viaggiando per il mondo nella speranza di liberarsi di lei. Sarebbe banale se non fosse che la Valeri è semplicemente fantastica nel ruolo e riesce a inventarsi un personaggio del tutto strepitoso: indossa una parrucca biondastra, è truccata pesantemente, si veste da appassionata di new age e indossa occhiali azzurri. 

Scrive le sue lettere da una scrivania enorme, che invade il palco e riesce a far ridere la platea come sempre irridendo i più profondi difetti delle mamme-chiocce che vogliono fare le femministe. Conformista e sfacciata, un po' trash ma inarrestabile, ossessiona il figlio, dall'animo del poeta, che continua a cambiare itinerario pur di far perdere le proprie tracce. Lucidissima come poche, Franca Valeri ha scritto una commedia di suo pugno, Non tutto è risolto: dovrebbe andare in scena il prossimo ottobre ma la grandissima attrice e autrice teme che possano esserci degli intoppi. 

Secondo lei, ben poco ottimista nonostante l'umorismo che la contraddistingue, stiamo viventi tempi brutti, circondati dal cattivo gusto e con una situazione del teatro devastante e atroce. Gli spettacoli sono estremamente tassati, ecco perché costano molto e servono i finanziamenti pubblici, afferma. Ha dichiarato: "Prima venivano spesi molti soldi anche per cose inutili, ad un certo punto hanno tagliato tutto. Ma le sovvenzioni dovevano essere stabilite secondo il merito, per il lavoro fatto. Invece, anni fa, è sorta una cosa devastante, ovvero i teatri stabili: il primo era il Piccolo di Milano che conserva, nonostante la morte dei due grandi fautori, Strehler e Grassi, una sua importanza e dignità. Ora, a parte pochi altri, è un pullulare di stabili diventati centri politici, non condotti da gente di teatro ma da nomine politiche che hanno instaurato un sistema di interessi intrecciati. È diventata insomma una rete improbabile".