Teatro

Gender Bender Festival 2024: le logiche di competizione e sfruttamento

LOUNGE
LOUNGE © ph. Anna Agliardi

Torna a Bologna la XXII edizione del Gender Bender Festival: viaggio attraverso corpi e generi per esplorare la diversità

Come da tradizione, dal 31 ottobre al 9 novembre il Gender Bender Festival animerà Bologna. 
Il celebre festival internazionale e multidisciplinare, giunto alla sua XXII edizione, come ogni anno ospiterà opere, artisti e artiste da tutto il mondo che esplorano le rappresentazioni del corpo e del genere attraverso danza, cinema, arti visive e letteratura.
 


Gender Bender, prodotto dal Cassero LGBTQIA+ Center e curato da Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli, con la sua composita ed eclettica programmazione attraversa l’intera città proponendo prime nazionali e incontri, mettendo in dialogo artisti e artiste da tutto il mondo, e confermandosi come uno spazio di riflessione artistica e politica capace di esplorare le identità in continua evoluzione attraverso linguaggi innovativi.

“Raccontare il contemporaneo significa oggi gettare lo sguardo nell’abisso, in un mondo attraversato da guerre e catastrofi”: queste le parole dei due curatori, Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli, che descrivono lo spirito della nuova edizione di Gender Bender.

I corpi: la resistenza e la capacità di trasformazione

Il tema di quest’anno è la resistenza dei corpi e la loro capacità di trasformazione in un mondo segnato da crisi globali.
 

"Terminal Beach" di Moritz Ostruschnjak


Affermano i due curatori, Del Pozzo e Maneghelli: “[…] Per questa ventiduesima edizione abbiamo scelto di dare spazio alla resistenza dei corpi alle logiche di competizione e sfruttamento, con cui socialmente ci relazioniamo allo spazio, alla natura e tra esseri umani [...]. Sfida a rendere tridimensionali le nostre identità, non etichette funzionali alle mappe geopolitiche e ai target di mercato, ma cultura e politica collettive. […] Desidera incontrare l’altro da noi per testimoniare come i corpi – nelle loro pluralità - segnano l’agire potente di una trasformazione, per la creazione di una nuova bellezza”.

Dieci intensi giorni tra spettacoli, proiezioni, dibattiti, mostre e dancefloor infuocati: un viaggio attraverso corpi e movimenti che riscrivono i confini dell’identità e della creatività.

Danza, Cinema, Arti visive e incontri 

"Terminal Beach" di Moritz Ostruschnjak


La programmazione del festival affronta tematiche cruciali come la violenza di genere, il corpo femminile e le persone anziane, invitando ad una riflessione su identità e desiderio in un contesto globale: il festival si propone di stimolare un dialogo aperto e innovativo sulla diversità.

La sezione DANZA presenta 8 prime nazionali e un focus è dedicato alla nuova scena coreografica tedesca con i lavori di James Batchelor, Margarida Alfeirão e Moritz Ostruschnjak.

Batchelor presenterà in Shortcuts to Familiar Places, un omaggio alla danza moderna, mentre Alfeirão esplorerà sensualità e piacere con Lounge, Ostruschnjak invece, porterà in scena due lavori, Terminal Beach e Tanzanweisungen, caratterizzati da influenze street art e un’energia frenetica. 
 

"Corpo a corpo" di Claudia Caldarano


Tra gli ospiti Claudia Caldarano con Corpo a corpo, una performance site-specific, il collettivo italiano Dewey Dell che presenterà l’esito performativo del progetto speciale Cauma Meridie e Gaetano Palermo con THE GARDEN: una visione poetica di un corpo immobile, che ridefinisce lo spazio performativo.
 

"FROM GROUND ZERO" a cura di Rashid Masharawi


La sezione CINEMA presenterà 14 film, di cui 4 prime e uno sguardo sul conflitto in medio oriente con FROM GROUND ZERO, film collettivo palestinese selezionato per la corsa all’Oscar a cura di Rashid Masharawi, regista originario di Gaza, che offre uno sguardo poetico e resistente sulla vita nel conflitto.

Metacinema, documentari, incursioni nell’horror e bromance queer: il cartellone cinematografico spazia da film poetici a pellicole dissacranti, capaci di far riflettere, inquietare ma anche sorridere e ridere di gusto. 

"S/HE IS STILL HER/E" di David Charles


Tra i titoli di rilievo, il documentario S/HE IS STILL HER/E di David Charles Rodrigues, toccante ed intimo ritratto documentario sulla vita e l’opera dell’artista d’avanguardia Genesis P-Orridge e la prima nazionale di Cidade; Campo della brasiliana Juliana Rojas, già premiato al Festival di Locarno, che narra due storie femminili di migrazione tra città e campagna, due storie parallele di resistenza e possibilità di reinvenzione.
 

"Salão De Baile (This Is Ballroom)" di Juru and Vitã


Completa il festival la sezione INCONTRI con autori di spicco che portano uno sguardo originale nella riflessione sui corpi, tra cui Walter Siti, che presenterà il suo nuovo libro C’era una volta il corpo, Tommaso Giartosio, finalista al Premio Strega 2024 con Autobiogrammatica e Claudio Rossi Marcelli che proporrà la conferenza spettacolo Barbie siamo noi, un viaggio attraverso sessant’anni di cultura pop e trasformazioni sociali.
 

Walter Siti


Da segnalare la mostra RESILIENZA TRANS di Jul Maroh, artista transgender e queer, multidisciplinare e transfemminista e i party al Cassero LGBTQIA+ center, che chiudono la programmazione.

Il Gender Bender invita a riflettere sulla resistenza dei corpi alle logiche di sfruttamento e competizione e sull’importanza del piacere e delle relazioni umane e offre un momento di riflessione e confronto sui temi dell’identità, dei desideri e dei corpi, proponendo una visione collettiva e politica della bellezza.