Teatro

Genova, prosa e lirica: debutto congiunto in salsa horror

Il Giro di Vite
Il Giro di Vite © Federico Pitto

Novità mondiale firmata da Livermore: il Carlo Felice e il Teatro Nazionale iniziano la nuova stagione lo stesso giorno e nello stesso teatro

Per la prima volta la stagione lirica e la stagione di prosa di due istituzioni diverse della stessa città debuttano insieme, lo stesso giorno e nello stesso teatro. Un’inaugurazione all’insegna dell’horror psicologico, recitato e cantato.

Accade a Genova dove la Fondazione Carlo Felice e il Teatro Nazionale hanno deciso di ripartire a braccetto dopo la pausa estiva. Sabato 12 ottobre al rinnovato Teatro Ivo Chiesa andrà in scena Il giro di vite di Henry James. Prima ci sarà lo spettacolo di prosa, che durerà un’ora e mezza. Dopo un intervallo di venti minuti andrà in scena The turn of the screw di Benjamin Britten, che durerà un’ora e 45 minuti. 

Il Giro di Vite

Livermore gioca su due tavoli

In alcune date andrà in scena solo la versione in prosa, per chi non ha voglia di passare diverse ore in teatro oppure non ama la lirica. Entrambi gli spettacoli hanno la regia di Davide Livermore, il direttore del TN Genova che è anche un grande navigatore della lirica dato che ha inaugurato più volte la stagione della Scala. 

La prosa ha la traduzione e l’adattamento di Carlo Sciaccaluga; la lirica ha il libretto di Myfanwy Piper, tratto dal racconto di Henry James. Direttore il maestro Riccardo Minasi, con l’orchestra e il coro del Carlo Felice.

Il Giro di Vite

Bambini indemoniati sul palcoscenico

La trama è presto detta. In una villa isolata nella campagna inglese di fine ottocento, una giovane istitutrice si convince che i due bambini a lei affidati sono in contatto diretto con il demonio. The turn of the screw mischia gli stereotipi del genere horror a una fine indagine psicologica.

Questa speciale inaugurazione – afferma Davide Livermore - nasce da una visione: quella di far dialogare l’Opera Carlo Felice e il Teatro Nazionale di Genova per testimoniare concretamente che fare cultura vuol dire collaborare e aprire le menti, unendo le eccellenze culturali e artistiche di un territorio. Oltre a questo, c’è il mio personale desiderio di unire per la prima volta il Teatro di Prosa e l’Opera: due forme d’arte che devono parlarsi, a partire dalla loro radice comune. L’inaugurazione congiunta di due Stagioni così importanti è un evento di vera eccezionalità, unico e straordinario. Rappresenta la fioritura di quella radice comune».

The turn of the screw

Orazi: centrale la collaborazione tra istituzioni

Sulla stessa lunghezza d’onda è Claudio Orazi, sovrintendente del Carlo Felice.

"L’inaugurazione congiunta della stagione dell’Opera Carlo Felice Genova e del Teatro Nazionale di Genova – afferma Orazi - si fonda sulla volontà condivisa di rendere sempre più centrale la cooperazione tra le istituzioni culturali del territorio, attraverso progetti artistici importanti. Con un team creativo e due cast di alto livello, ci rivolgiamo sia al pubblico dell’opera sia a quello della prosa. L’obiettivo è quello di offrire una speciale occasione di incontro, approfondimento e scambio".

The turn of the screw

Sciaccaluga: psicologia straziante

Gli attori dello spettacolo in prosa sono Linda Gennari, Gaia Aprea, Aleph Viola, Virginia Campolucci, Luigi Bignone e Ludovica Iannetti. A cantare nell’opera lirica sono invece Valentino Buzza, Karen Gardeazabal, Oliver Barlow, Lucy Barlow, Polly Leech, Marianna Mappa.

"l giro di vite – dice il drammaturgo Carlo Sciaccaluga - è una storia fantastica ma con tratti psicologicamente così realistici da straziarci. James affida la narrazione e la suggestione a lunghi monologhi interiori e a dettagliatissime descrizioni. Noi abbiamo scelto di partire dal racconto: la novità più sostanziale è l’alternarsi di scene agite e dialogate”.