Teatro

George Sand al Teatro Massimo di Benevento

George Sand al Teatro Massimo di Benevento

L'arte coreutica rende omaggio ad un personaggio anticonvenzionale: l'Astra Roma Ballet lo affida alle mani sapienti di Sabrina Massignani.

Che George Sand fosse un personaggio stravagante ed anticonvenzionale lo sappiamo tutti, soprattutto gli appassionati della letteratura dell'Ottocento francese. Che poi se ne potesse scrivere anche coreuticamente lo potevamo immaginare ma, in scena, lo scabroso protagonista l'ha condotto senza alcuna esitazione l'etoile del Teatro dell'Opera di Roma Diana Ferrara.

In verità la direttrice artistica dell'Astra Roma Ballet ha affidato alle mani sapienti di Sabrina Massignani la coreografia dell'inequivocabile titolo George Sand. Uomo e libertà, con lo pseudonimo scelto dalla scrittrice e drammaturga francese Amantine Aurore Lucile Dupin per presentarsi alla società non più in punta di piedi ma con il fiero petto in bella mostra. Che fosse Amantine o George, l'Astra Roma Ballet ha pensato bene di presentare il suo protagonista in svariati teatri d'Italia, cominciando l'avventura con l'interpretazione dell'etoile Sabrina Brazzo ed il collega scaligero Andrea Volpintesta per poi cederne lo scettro ai più giovani Odette Marucci ed Aldo Sancricca, nuovi eroi tracciati sul solco delle avventure e vicissitudini di George Sand. "Mi piace moltissimo l'idea di aver ospitato due giovani interpreti come Odette ed Aldo - racconta la direttrice artistica della stagione di danza della Città di Benevento Carmen Castiello - senza contare gli altri sei danzatori dell'Astra Roma Ballet in scena domenica 20 novembre al Teatro Massimo di Benevento. Questa è stata solo la prima serata della prima edizione della rassegna eppure il pubblico ci ha già inorgogliti dandoci lo smalto per insistere sui tre prossimi appuntamenti in scena nel 2017."

Il palcoscenico del Massimo sannita ha sancito una verità assoluta, sentita nelle corde del pubblico che non ha voluto far mancare il proprio incoraggiamento, con un alone di questo "George Sand. Uomo di libertà" tradotto proprio nei termini del coraggio di osare, tanto dell'ex etoile Diana Ferrara dell'Astra Roma Ballet, tanto della direttrice artistica del Balletto di Benevento e della rassegna Carmen Castiello. Un coraggio muscolare e culturale, tipico degli artisti che misurano il proprio passo con la consapevolezza di scrivere una pagina nuova ed importante della storia della danza. Non a caso la coreografa Sabrina Massignani ha scelto una trilogia musicale sugli spartiti di Ludwig Beethoven, Fryderyk Chopin e Robert Schumann per rendicontare le vicende di George Sand sulle corde migliori possibili.

Del resto nel programma del balletto non sono mancati accenni alla vita dell'estroso personaggio, sul come e sul perché "quest'artista spregiudicata scelse un nome maschile, fumava il sigaro e vestiva da uomo per la libertà dello spirito e per un maggior riconoscimento sociale. Un travestimento che rappresenta la sfrontatezza e la sfida di una donna insoddisfatta, tangibile nei suoi romanzi e trascritta in coreografia attraverso la leggerezza, la forza, il coraggio e la determinazione con momenti intensi e rappresentativi dei suoi più importanti e significativi amori: l'appassionata e tempestosa relazione con il poeta Alfred de Musset e la scandalosa ed angusta storia con il grande compositore Chopin, allora ventiseienne, che si definiva un uomo d'ordine mentre George Sand, di sei anni più grande, era una donna indipendente, separata dal marito, con un passato di numerose relazioni e tendenze rivoluzionarie. I due protagonisti si innamorarono perdutamente e vissero una storia d'amore travagliata in cui arte, letteratura e vita si fusero in un sodalizio unico e tormentato."

E la scena non poteva che renderne onore, attraverso una coreografia capace di ottimizzare il lavoro in sala di Domenico Napolitano, Roberta Fradusco, Giacomo e Mattia Vitelli, Flaminia Carnassi e Cleo Bagarotto a cornice del bellissimo pas de deux di Odette Marucci ed Aldo Sancricca nel tentativo riuscito di riportare la danza di qualità sulle scene beneventane. A questo proposito Carmen Castiello si è congedata dal suo pubblico, ricordando che "la stagione di danza è appena iniziata e che, soprattutto, sarà all'altezza delle aspettative. Si ripartirà con "Terra mia" del prossimo 4 gennaio, in collaborazione con l'Orchestra "I Filarmonici" di Benevento, in onore del compianto cantautore Pino Daniele sulle mie stesse coreografie inedite per poi sperimentare le contaminazioni con l'arte in "Dance Out. Dialogo tra il corpo e l'arte", in scena il 25 marzo 2017, fino alla chiusura della rassegna in occasione della Giornata Mondiale della Danza del 29 aprile con "Swan Lake", nuova produzione a metà tra classico e contemporaneo della compagnia Jas Art Ballet dell'etoile scaligera Sabrina Brazzo e del co-direttore dell'ensemble Andrea Volpintesta, con le coreografie di Giorgio Azzone e le immancabili musiche di Piotr Ilich Ciaikovskij." Giusto per il gusto di riabbracciare le sorti di Tersicore nel territorio sempre più fertile della provincia emergente di Benevento.