Teatro

Il Giardino delle Esperidi Festival: quando il teatro incontra il territorio

Il Giardino delle Esperidi Festival
Il Giardino delle Esperidi Festival

Palcoscenico a cielo aperto: fino all’8 luglio il festival del teatro itinerante nell’Alta Brianza

Il giorno del solstizio d’estate – di magiche e storiche genealogie – pare, in effetti, l’appuntamento ottimale per dare il via alla XIV edizione de Il Giardino delle Esperidi Festival, rassegna di teatro bucolico in provincia di Lecco, che ha in Michele Losi il suo direttore artistico.

I Comuni interessati sono quattro: Olgiate Molgora (luogo eletto per il primo spettacolo, Il mio compleanno), Colle Brianza, Ello e Galbiate; oltre all’antico borgo di Campsirago.

Ad inaugurare il festival, un convegno che attira ricercatori e artisti provenienti da tutta Italia e dal Nord Europa. La filosofia che soggiace e sostiene l’intero percorso è quella volta alla ricerca di un contatto che possa dirsi effettivamente e autenticamente immersivo, con la natura boschiva del territorio. Molti spettacoli, tra l’altro, “sono site specific, produzioni realizzate per i luoghi in cui si svolgono”. Il territorio brianzolo diviene così punto di raccordo tra gli artisti, la natura, e il pubblico. I palcoscenici saranno i sentieri, le corti di antiche ville e cascine, i terrazzamenti, i boschi di castagno e tutto ciò che si può respirare all’aria aperta, in questo scampolo di terra nel cuore della Lombardia.



Abu sotto il mare

Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età

Le numerose e molteplici performance che vedranno ora ballare, ora recitare, ora cantare gli artisti tra i gelsi e i panorami mozzafiato su dolci discese lacustri, hanno, sulla carta, tutte le potenzialità per richiamare un pubblico eterogeneo, dai gusti e interessi variegati. Invero, si predilige talvolta la forma espressiva della poesia, ad esempio con Folliar, della compagnia Astorritintinelli, che offre l’occasione di una riflessione estetica sull’arte e sul teatro. Il duo, che vestirà i panni di un capocomico cieco e della sua spalla che si esercitano di continuo, senza sosta, elargirà lievi stilettate di tenerezza, a suo modo.

Talaltra si accende il desiderio di rievocare le mitologiche gesta di Teseo, con Arianna e Teseo (produzione Pleiadi Art Productions); spettacolo candidato a rivelarsi la punta di spicco di tutto il festival, facendo rivivere l’avidità del Minotauro, il coraggio di Teseo e l’astuzia, nata da amore, della principessa Arianna.

Per gli appassionati di arte, o anche semplicemente per chi è sensibile al fascino di personalità complesse quanto travagliate, è bene segnalare Viajo Solo, spettacolo ispirato alla figura di Frida Kahlo.
In capo al mondo. In viaggio con Walter Bonatti è dedicato ad un altro personaggio di fama mondiale: il nostro “Re delle Alpi”, pioniere d’un certo modo di fare alpinismo. La compagnia del Teatro Invito omaggia in questa maniera il pervicace anelito ad una realtà, interiore ed esteriore, più densamente vissuta, e medita sull’esperienza esistenziale di un uomo che ha voluto – e ci è riuscito – vivere lealmente con se stesso e con l’ambiente circostante.

Il ricco buffet teatrale non manca, del resto, di proporre l’opportunità di gustarsi uno spettacolo in scena per la prima volta. Ben cinque sono, difatti, le prime nazionali che attendono i più curiosi: Arianna e Teseo, The Game of Time, Marbleland, My Odissey (di una compagnia danese, Asterions Hus, in scena il 7 luglio) e Let’s dance (8 luglio, prodotto da Verte Dance, una compagnia ceca).

Neanche i più piccoli possono dirsi trascurati, questa volta; degni di nota Dall’Altra parte di ScarlattineTeatro (domenica 1 luglio) e Little bang della compagnia Riserva Canini (domenica 8 luglio).
Sembra, dunque, che gli ingredienti per poter riassaporare il canto sinuoso delle Esperidi – indefesse abitanti d’un regno bucolico e fantastico – ci siano proprio tutti. Non resta che provare.