Gilbert & George, seguendo una pratica abituale, hanno riprodotto nel loro studio in Fournier Street a Londra il modello architettonico delle sale del Castello di Rivoli ed hanno studiato con attenzione la disposizione logica di ciascuna delle opere all'interno del percorso espositivo. Percorso che segue un andamento cronologico, talvolta propone inediti confronti tra serie di opere ed arriva ad includere i lavori più recenti. Tra questi la serie inedita “Bombs and Bombers” dedicata agli attentati che nell'estate del 2005 hanno sconvolto Londra, in cui riprendono scritte da locandine e quotidiani, graffiti, scorci urbani e, al centro, atterriti ed impietriti, i due artisti, che si guardano intorno con incredula impotenza, interpreti dei sentimenti popolari. Insieme al bianco e nero compare il rosso, a loro dire il colore della disperazione, riprendendo la cromia dei primi anni Settanta, quando l'introduzione del rosso aveva ampliato lo specchio cromatico, permettendo di includere elementi naturali quali fiori, città, persone, con un realismo sempre crudo, mai semplicemente mimetico. Infatti i due non sono mossi da alcun intento scandalistico e ben che meno pornografico, ma solo dalla volontà/necessità di illustrare, senza ipocrisia, facce non immediate della società, pieghe scomode della realtà.
A partire da quel 1967, dove i due (uno inglese, l'altro nato a Bolzano) si incontrano alla Saint Martin's School of Art di Londra, ed a partire dalle sculture, si prosegue in mostra (realizzata in collaborazione con la Tate Modern) e su stessi soggetti (vita e morte, paura e speranza, religione e odio, sesso e denaro, razza e società) con la stessa tecnica fotografica che, quasi una sorta di biblia pauperum, consente a tutti di accedere alle immagini e, loro tramite, a temi scomodo e scabrosi. Negli anni le immagini si complicano, si affastellano, esplodono cromaticamente: non solo rosso, ma altro, blu, verde, colori elettrici e vivi, in una evoluzione continua che mai perde di vista l'ipotesi iniziale, ampliata e sempre vagliata con nuova energia e nuovi stimoli, catturati da un “reale” vivisezionato con lucidità e coraggio. Unendo le loro vite e il loro ingegno in un'unica e indissolubile entità, Gilbert e George, anzi Gilbert & George creano un'arte capace di parlare alla vita e della vita, mai un'arte puramente fine a se stessa, sempre lucidi e coerenti, anche nelle sperimentazioni più audaci, anche nelle opere dal contenuto provocatorio e violento. Forse perchè l'arte nasce dalla loro vita e sulla loro vita, sprezzanti che il loro lavoro ancora urti moralisti e benpensanti.
Un'opera, tra tutte, esemplare, forte: l'inquietante “Devoto” del 2004.
Rivoli (TO), Museo d'Arte Contemporanea Castello di Rivoli, fino al 13 gennaio 2008, aperta da martedì a giovedì dalle 10 alle 17, da venerdì a domenica dalle 10 alle 21, lunedì chiuso, ingresso euro 6,50, catalogo Skira, infoline 011.9565220, sito internet www.castellodirivoli.org, email info@castellodirivoli.org
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