Il regista e direttore artistico era ricoverato in un ospedale romano a causa di una malattia che lo affliggeva da qualche tempo.
Il mondo della cultura e del teatro italiano ha perso una delle personalità più significative degli ultimi decenni: è scomparso a 76 anni, il regista e direttore artistico Giorgio Ferrara, fratello maggiore del giornalista Giuliano. Nato a Roma il 19 gennaio 1947, ha vissuto per qualche anno a Mosca, dove il padre Maurizio era corrispondente per L’Unità.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
La sua carriera era cominciata come aiuto regista di Luca Ronconi, successivamente era passato alla regia di opere di Pirandello, Strindberg e Goldoni. In teatro ha lavorato con attori quali Andrea Giordana, Valeria Moriconi, Franco Citti, Paolo Bonacelli, Ilaria Occhini e Ugo Pagliai.
Ha diretto anche opere liriche (Così fan tutte, Don Giovanni, Le nozze di Figaro), in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.
Adriana Asti, l’amore di una vita
A New York, durante la tournée americana dell’Orlando Furioso, avviene l’incontro con Adriana Asti, prima sua musa e in seguito moglie (dal 1982). In una precedente intervista rilasciata a TEATRO.IT, gli è stato chiesto quale fosse il segreto per far funzionare la relazione; la sua risposta è stata: “Avere una moglie come Adriana Asti”.
La rinascita del Festival di Spoleto
A partire dagli anni duemila, aveva intensificato la sua attività di direttore artistico. Dal 2008 al 2020, per 13 edizioni, ha guidato la rinascita del Festival di Spoleto (LEGGI QUI), restituendo prestigio internazionale alla kermesse soprattutto grazie alla sua capacità di entrare in sintonia con i luoghi e con le persone.
Sotto la sua direzione hanno calcato le scene spoletine artisti come Eleonora Abbagnato, Mikhail Barishnikov, Roberto Bolle, Peter Brook, Andrea Camilleri, Romeo Castellucci, Marion Cotillard, Willem Dafoe, Emma Dante, Gérard Depardieu, John Malkovich, Riccardo Muti, Charlotte Rampling, Tim Robbins, Isabella Rossellini, Roberto Saviano, Franca Valeri e molti altri ancora.
Nella stagione teatrale attualmente in corso, aveva accettato di partecipare come interprete allo spettacolo Testimone d’accusa, tratto da un racconto di Agatha Christie, (accanto a Vanessa Gravina e Giulio Corso) ma è stato sostituito poco dopo il debutto romano dall’attore Paolo Triestino.
Nel 2021 era stato nominato direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto, ruolo da cui si è dimesso lo scorso aprile, dopo averne risollevato le sorti, facendolo rientrare nell’elenco dei Teatri Nazionali.
Purtroppo la cultura e il Teatro italiano perdono una figura di rilievo, grande conoscitore del settore e stimato professionista.
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