La città di San Severino Marche celebra la Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale fissata per commemorare le vittime del nazismo e dell'Olocausto e per rendere onore a coloro che, a rischio della propria vita, hanno protetto i perseguitati (il 27 gennaio del 1945 aveva luogo la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz ad opera delle truppe dell'Armata Rossa). I “Teatri di Sanseverino” propongono, in collaborazione con l’Anpi, un appuntamento imperdibile alle ore 11 al teatro Feronia all'interno della stagione diretta da Francesco Rapaccioni: la lettura teatrale di Luca Violini del romanzo epistolare “Destinatario sconosciuto” di Katherine Kressmann Taylor. Scritto alla fine degli anni Trenta ma rimasto praticamente ignoto fino al 1999, il libro racconta, attraverso la storia di due amici, uno dei quali ebreo, le vicende drammatiche di quegli anni. Lo spettacolo è riservato alle scuole con prelazione gratuita per gli abbonati alla stagione di prosa.
“Ci sono molti modi di affrontare il tema del razzismo e della Shoah. E, purtroppo – si legge nelle note allo spettacolo - molte terribili vicende da proporre per ricordare quella stagione di odio disumano che costituisce una delle più grandi macchie della storia dell’uomo. Ma se vogliamo capire il perché di qualcosa che non sembra neppure concepibile, se vogliamo che questa tragedia possa aiutarci a ricordare e a non ripetere mai più per nessun motivo e nei confronti di nessun popolo simili orrori, dobbiamo accettare di confrontarci non solo con sanguinari dittatori e campi di concentramento ma affrontare e capire le dinamiche di quelle radici del male che albergano, sopite, dentro ogni uomo. Per questo abbiamo scelto di portare in scena una storia “piccola” ma incredibilmente intensa e ricca di significati come “Destinatario sconosciuto”, un testo pubblicato per la prima volta nel 1938 che rappresentò con lucida chiaroveggenza il clima di spietato razzismo in cui maturò l’Olocausto. Un caso letterario, un racconto epistolare che si dipana fra la Germania e l’America nei primi anni Trenta e che racconta la storia di Martin, tedesco, e Max, ebreo americano, due amici fraterni e soci in affari, il cui rapporto finirà vittima della crudele follia ideologica che il nazismo stava tessendo. Un dialogo sentimentale e istruttivo che, partendo da una profonda amicizia, ci costringe a scoprire come il male si può insinuare nella vita degli uomini e cambiarne il destino. Una storia perfetta per essere tradotta in una lettura concerto intensa ed emozionante, godibile e piena di ritmo, con musiche scelte attraverso un’attenta ricerca filologica e capaci di restituire il contesto storico e l’atmosfera che si respirava fra le due sponde dell’Atlantico, e con parole capaci di svelare le sfumature più profonde di un tragico percorso personale che, rivelato dal colpo di scena finale, diviene una lezione universale impossibile da dimenticare”.
Lo spettacolo è prodotto da “Quellicheconlavoce…”, l’adattamento teatrale è di Francesco Cardinali. Il suono è curato da Claudio Cesini, la voce fuori campo è di Daniela Debolini. Al pianoforte Paolo Zannini.
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