Teatro

Giovanni Allocca e il male dell' Alzheimer nel nuovo dramma di Pippo Cangiano

Giovanni Allocca e il male dell' Alzheimer nel nuovo dramma di Pippo Cangiano

Ha un titolo d’effetto e all’apparenza poco inerente alla materia trattata; “L’ultimo pezzo di cotone di zucchero” scritto e diretto da Pippo Cangiano, è una storia semplice, vera, a tratti cruda, ma tutta giocata sui sentimenti, sull’affetto che può instaurarsi solo tra un genitore e un figlio. Il lavoro in scena dal 23 febbraio al 4 marzo al teatro De Poche, è interpretato da Ida Anastasio e Giovanni Allocca, rispettivamente la madre e il figlio disabile, e racconta attraverso una vita semplice farcita di piccole ma affettuosissime azioni quotidiane, la storia dei due personaggi, basandosi sul loro legame, sul loro supporto reciproco costante. A turbare l’equilibrio riuscitosi a creare nella travagliata vita dei protagonisti, subentra l'Alzheimer che colpisce la donna, relegandola «sola e sperduta in un buio che non sa cos’è» e invertendo totalmente i ruoli dei due personaggi. Sarà il figlio disabile infatti, dopo un iniziale smarrimento, ad aiutare la madre in ospedale, mostrando a sé e a tutti che «può bastare da solo», essendo in grado di autogestirsi e stare accanto alla donna con l’affetto e le cure che solo un figlio può dare. È un ruolo insolito per Giovanni Allocca, noto al pubblico per la sua innata comicità; «tutto è nato da un regalo fattomi da Pippo Cangiano quando mio padre iniziò ad ammalarsi di Alzheimer; il testo è un omaggio a lui, alla sua persona, ci sono molti riferimenti autobiografici alla nostra esperienza vissuta in prima persona».  Complicato anche il calarsi nei panni di un disabile; «interpretare questo ragazzo  senza cadere nel ridicolo e risultando credibile, così come non emozionarsi eccessivamente in alcune scene che mi colpiscono particolarmente perché fanno parte della mia vita non è stato semplice, spero di esserci riuscito. Credo che un attore debba sapersi cimentare in ruoli comici quanto in quelli drammatici e così ho accettato la sfida». Interamente prodotto dall’associazione culturale “Fratelli de Rege”di Enzo Varone e dello stesso Allocca, lo spettacolo è una riflessione agrodolce su di una tematica attuale e problematica affrontata  con semplicità e intelligenza, una «storia dolcissima e teneramente divertente».