Teatro

Giovanni Falcone, violentazione di una terra chiude rassegna Incontri a Corsico

Giovanni Falcone, violentazione di una terra chiude rassegna Incontri a Corsico

La rassegna Incontri, giunta quest’anno alla XIV Edizione, ideata e organizzata da ComTeatro con il contributo del Comune di Corsico-Ufficio Cultura e il sostegno della Provincia di Milano-Cultura e Fondazione Cariplo, si chude mercoledì 23 maggio 2012 al Teatro Verdi di Corsico (Mi) con un omaggio a un grande magistrato a vent’anni dalla morte, Giovanni Falcone, violentazione di una terra, diretto da Claudio Orlandini.

Lo spettacolo, prodotto da Comteatro, è inserito nella manifestazione organizzata e promossa dal Comune di Corsico Insieme per la legalità e andrà in scena in replica da venerdì 25 a domenica 27 maggio alle ore 21 al Centro Civico Giorgella di Corsico (Mi).

Anche quest’anno la rassegna Incontri si è confermata un evento molto atteso dal pubblico del territorio, che, avendo la possibilità di assistere a spettacoli di qualità ad un costo molto contenuto, ha seguito con vivo interesse gli spettacoli proposti in stagione.

In una scena quasi spoglia, attraversata da luci che raccontano le inquietudini della mente, lo spettacolo svela i tormenti di una terra infuocata di sangue, violentata.
La Sicilia è una terra violentata fin dalla sua nascita: dalle dominazioni straniere, violentata da traiettorie invisibili che la solcano, la feriscono, lasciano tracce ovunque posino la lama. Sono le traiettorie che disegna la mafia: con parole, azioni, minacce, esplosioni, violenze, ferite, estorsioni, e soprattutto con i silenzi.

Silenzi. Il silenzio della Sicilia è difficile da suonare, difficile da sentire…
ci vogliono orecchie capaci, abituate, ci vogliono orecchie che conoscono la lingua, che la sappiano tradurre dietro i silenzi, gli sbuffi e i sorrisi di chi dice per strada “Signor giudice, lei lavora troppo.”
“Sventurata la terra che ha bisogno di eroi”… se pensiamo alla storia del giudice Falcone non possiamo che riconoscere la verità e abbassare la testa. Un uomo sposato a una moglie pretendendo di non mettere al mondo figli orfani, un uomo sposato a una terra, a una guerra dura da combattere. Le donne abitano la scena e la vivono come bambine, spose promesse, mogli e madri di uomini che giocano la morte tutti i giorni… ma lui non c’è, non c’è più forse, oppure anche lui è diventato un nemico invisibile per la mafia, un conto da pagare per tutta la Sicilia, per tutti noi, un passato con cui fare i conti ogni giorno, in attesa che qualcuno da uomo provi di nuovo, purtroppo, a diventare un eroe.

DALLE NOTE DI REGIA
Quattro donne in scena, femmine che discutono di Sicilia, madre terra che partorisce, bellezza e squallore, paradiso e inferno, musica  e tritolo.
Discutere quindi per ricordare, non scordare un uomo speciale. Colui che con la fierezza di essere siciliano di razza, ha tentato fino all’ultimo di far riemergere la luce, la natura sorridente  unica di questa terra. Un eroe in una terra eroica, dove le tradizioni,  storiche, culturali  e sociali finiscono per tradire la giustizia,  e il naturale senso umano e civile.

GIOVANNI FALCONE, VIOLENTAZIONE DI UNA TERRA
Teatro Verdi – Corsico (MI)
mercoledì 23 maggio - ore 21 e Centro Civico Giorgella – Corsico (MI
venerdì 25, sabato 26, domenica 27 maggio 2012 – ore 21