Al Teatro Carcano di Milano dal 15 al 26 aprile la versione teatrale del noto film di Tornatore
L'enigma di una vita si svela sulla scena con “Una pura formalità”, originale versione teatrale dell'omonimo film di Giuseppe Tornatore, firmata da Glauco Mauri che ne cura pure la regia e interpreta la parte del commissario di polizia impegnato nell'interrogatorio allo scrittore Onoff (Roberto Sturno), intorno ad un delitto.
La pièce – incentrata sul confronto tra l'uomo dello stato alla strenua ricerca della verità e il suo antagonista, un autore di successo, in crisi per mancanza d'ispirazione – mette a nudo passioni e dubbi, debolezze e fragilità, in un vortice di crescente drammaticità con coup de théâtre finale.
Ispirato dall’intensità del racconto, dal suo ritmo illuminato da colpi di scena, dalla razionale e commossa visione della vita, Mauri ha dato vita ad uno spettacolo che ha il merito di preservare la forza drammatica della sceneggiatura lasciandola sostanzialmente inalterata pur con le opportune e necessarie modifiche. Il racconto, infatti, rimane oscuro fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi lacerati di una vita si compongono con inaspettata e commovente serenità: un capovolgimento radicale di quello che sembrava un giallo.
Nel cast oltre a Glauco Mauri e Roberto Sturno anche Giuseppe Nitti, Amedeo D’Amico e Paolo Benvenuto Vezzoso.