Martedì 2 marzo 2010, alle ore 20.45, al Teatro Carignano di Torino (piazza Carignano, 6), andrà in scena Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, con la regia di Geppy Gleijeses, anche protagonista nel ruolo di Michele Murri, Lo affiancano in scena Gennaro Cannavacciuolo (Teresa Lo Giudice, sua sorella), Lorenzo Gleijeses (Luigi Strada), Gigi De Luca (Don Giovanni Altamura), Felicia Del Prete (Evelina, sua figlia), Giovanni Ribò (Ettore De Stefani, amico di Luigi - Attilio Gallucci), Antonio Ferrante (Vincenzo Gallucci, amico di famiglia), Gina Perna (Saveria Gallucci, sua moglie - Checchina, cameriera), Laura Amalfi (Olga, fidanzata di Ettore), Ferruccio Ferrante (Croce, medico - Nicola, cameriere - Un fioraio). Le scene sono di Paolo Calafiore, le luci di Luigi Ascione, i costumi di Gabriella Campagna e le musiche a cura di Matteo d’Amico.
Lo spettacolo - prodotto dal Teatro Stabile di Calabria - sarà replicato fino a domenica 14 marzo 2010.
Scritta nel 1927, la commedia esordisce nell’interpretazione di Scarpetta, per essere allestita da Eduardo a partire dal 1932. Nel testo, Michele Murri, apparentemente guarito dalla malattia mentale, torna a casa dopo essere stato internato. La sorella Teresa è l’unica a sapere della follia del fratello e il vicinato accoglie l’uomo sapendolo tornato da un lungo viaggio d’affari. Ma Michele non è guarito, e il suo disagio si materializza nell’intendere alla lettera quel che viene detto da parenti e conoscenti, con esiti sempre più drammatici. Il tema della pazzia, particolarmente amato dal pubblico, nasce anche e soprattutto dalla tradizione napoletana, che Eduardo reinterpreta rovesciando i presupposti narrativi: nel piccolo mondo della commedia, il pazzo viene scambiato per sano e la macchietta dell’attore, vittima di manie che lo avvicinano molto al mondo di Michele, permette invece al drammaturgo di ridicolizzare il dilettantismo di tanti falsi artisti. Geppy Gleijeses affronta ancora De Filippo, riservando per sé la parte di Michele e con una interessante lettura interpretativa presenta nella parte di Luigi il figlio Lorenzo, attore emergente della scena italiana.
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