Le produzioni che caratterizzano quest'edizione del Festival saranno presentate al Teatro Argentina. Fino al 16 Ottobre, performance internazionali e l'attesa Societas Romeo Castellucci.
Il Romaeuropa Festival in scena al Teatro Argentina fa respirare un'altra arte. Fino al 16 ottobre, si alterneranno sul palco Orestea (una commedia organica?), The Kindly Ones, In Spite of Wishing and Wanting Revival e Rain (2001).
Romeo Castellucci torna con la Societas e ripropone, dopo 21 anni, Orestea (una commedia organica?) una performance ispirata a Eschilo, Lewis Carroll e Antonine Artaud. Attraverso la tragedia eschilea, Castellucci risale alle origini della cultura occidentale, con il segno distintivo della sua scrittura scenica capace di inglobare tutte le arti e d'interrogare l'immaginario dello spettatore. Le Musiche sono di Scott Gibbons.
L'8 e il 9 Ottobre Guy Cassiers dirige The Kindly Ones dell'autore Jonathan Littell. L'olocausto raccontato dal punto di vista del carnefice e mette in luce l'innato sadismo della natura umana. L' adattamento e la drammaturgia sono di Erwin Jans.
In Spite of Wishing and Wanting Revival debuttò nel 1999 e fu ben da pubblico e critica attenti alla danza contemporanea. In un rinnovato cast, lo spettacolo che vede in scena solo uomini, punta i riflettori sul desiderio, il sogno e la passione. La Direzione, Coreografia e Scenografia sono di Wim Vandekeybus. In scena nei giorni 11 e 12 Ottobre.
Per concludere, dal 14 al 16 Ottobre lo spettacolo Rain (2001). L'uso dello spazio diventa energia vitale e la danza si fa flusso costante di frasi coreografiche, ripetizioni, variazioni e fioriture gestuali. La Coreografia è di Anne Teresa De Keersmaeker e la musica è di Steve Reich.