Teatro

Goethe institute di Napoli: per i suoi 50 anni una mostra di foto-cronache

Goethe institute di Napoli: per i suoi 50 anni una mostra di foto-cronache

Venerdì 11 novembre 2011 il Goethe-Institut brinda ai suoi “primi” 50 anni inaugurando alle 20.00 la mostra documentaria dal titolo L’occhio del cronista. La Germania raccontata sulle pagine del Corriere della Sera dagli anni Sessanta ai giorni nostri, presentata dal caporedattore del Corriere del Mezzogiorno Carmine Festa, ( fino al 21 dicembre presso la sede del Goethe-Institut di Napoli, Riviera di Chiaia 202, dal lunedì al giovedì 10.00 - 13.00 e 15.00 - 1800, il venerdì 10.00 - 13.30, a ingresso libero).
Attraverso le parole di giornalisti che, per il Corriere della Sera, sono stati inviati o corrispondenti da Bonn e Berlino, si raccontano 50 anni di relazioni italo - tedesche: dagli articoli di Giorgio Zampa e Franco Di Bella a quelli più attuali di Danilo Taino. L’esposizione è curata e prodotta dal Goethe-Institut Italia, in collaborazione con la Fondazione Corriere della Sera e con la Bundeszentrale für politische Bildung nell’ambito del progetto “Va bene?!”, ideato da Susanne Höhn, Direttrice Generale del Goethe-Institut Italia. La Germania sarà presentata in 6 aree tematiche: costume, società, storia e cultura, emigrazione e politica. Un’ampia selezione di articoli è presente nel catalogo della mostra. Interverranno il Console Generale della Germania Christian Much, l’Assessore alla Cultura del Comune di Napoli Antonella Di Nocera, l’attrice Cristina Donadio, la scrittrice Antonella Cilento, con loro artisti, scrittori e personalità che in questi anni hanno collaborato con il Goethe-Institut.
In questi 50 anni il centro culturale, oltre che diffondere la cultura tedesca a Napoli, è stato ed è un punto di incontro, di dialogo e di confronto tra la Germania e l’Italia. Ed è proprio questo lo scopo di un Istituto di Cultura, nelle parole della direttrice Maria Carmen Morese: “Con una battuta, ho sempre sostenuto di essere parte-tedesca, per aver lavorato molti anni in Germania, e partenopea, per i miei natali. Ho sempre creduto sia importante preservare le differenze culturali, oggi più che mai, l’unità nasce dalla molteplicità e dal multilinguismo”.