Una storia sull’ambiguità e sulle perversioni umane. Sulla violenza e, indirettamente, sulla facilità di sbagliare giudizio, quando la situazione ci sembra già nota.
Corrado d’Elia mette in scena dalla prossima settimana al Teatro libero “Hard Candy”, pièce dello scrittore americano Brian Nelson: la storia (apparentemente conosciuta) di una ragazzina e di un uomo che si conoscono in chat e si incontrano. “Hard Candy” però ribalta il normale (e atteso) svolgimento della vicenda, nel momento in cui l'affascinante e pericolosa vittima si tramuta rapidamente in carnefice: “Chi è il Lupo e chi è Cappuccetto Rosso? E se la ragazzina dietro l'aspetto innocente nascondesse un piano perfetto? Se l'uomo si ritrovasse a scontare una terribile vendetta, calcolata freddamente? In un susseguirsi imprevedibile e sconcertante di accadimenti, la storia prende le tinte del thriller e il dramma si compie. Le parti si invertono continuamente”.
Uno spettacolo di estrema attualità, che indaga il mondo del web, le sue insidie, le sue attrazioni più o meno morali. Un racconto che porta in luce la parte più nascosta dell’uomo, delle sue pulsioni e perversioni abitualmente nascoste, per paura e vergogna, dietro un avatar.