Teatro

I gemelli veneziani di Goldoni al Teatro Na Taganke di Mosca

I gemelli veneziani di Goldoni al Teatro Na Taganke di Mosca

Il 24 e 25 dicembre, prima a Mosca, al teatro Na Taganke, de I GEMELLI VENEZIANI di Carlo Goldoni per la regia di Paolo Emilio Landi, a conclusione dell’anno dedicato alla cultura italiana in Russia e russa in Italia.
Lo spettacolo, in lingua russa, impegna piu’ di 20 attori del teatro Na Taganke e restera’ stabilmente nel repertorio, sara’ quindi in scena durante le prossime stagioni.

Il teatro Na Taganke inizia così una nuova stagione creativa, dopo che Jury Lijubimov, il giugno scorso, ha rassegnato le dimissioni. Il 94enne maestro della scena sovietica e russa, celeberrimo per le sue messe in scena non convenzionali di classici del teatro e della letteratura (da Tartufo a Maestro e Margerita) ha lasciato il suo teatro dopo quasi 50 anni . Landi ha quindi preso  posto nel celebre ufficio di Lijubimov, famoso perché sulle pareti compaiono gli autografi dei maestri del teatro russo e internazionale (inclusa quelle di Arthur Miller, Ferlinghetti, ) accanto a quella di Putin e altre figure dell’intellighenzia russa.

Il regista italiano è ormai celebre in Russia dove è arrivato proprio 20 anni fa poco prima dell’ultimo abbassa-bandiera sovietica sulle torri del Cremlino. Apprezzatissimo per le sue messe in scena di commedie, ha collezionato più di 22 spettacoli in lingua russa (Goldoni, Scarpetta, Ionesco, Frayn, De Filippo e altri) molti dei quali sono ancora in scena. La prima versione de I Gemelli Veneziani è stato tenuta in repertorio al Teatro Drammatico di Omsk per 13 anni, mentre Miseria e nobiltà continua il suo successo dopo 14 anni. Nel 2004 la protagonista del suo FILUMENA MARTURANO ha vinto il Gospremja (l’oscar teatrale russo, accordato dal Presidente Putin). Scene e costumi sono di Santi Migneco che collabora con Landi sin dal 1995.

“Periodicamente il teatro Russo torna alla commedia dell’arte, come per trovare un nuovo punto di Partenza: Mejerhold  basava la sua Bioneccanica proprio sulla fisicità dell’attore, dalla quale partire per la costruzione del personaggio. Sicché le maschere della commedia dell’arte (che vivevano nell’opera goldoniana, la loro quasi ultima stagione) si prestano esemplarmente per una sorta di atto di simbolica  rifondazione del teatro Na Taganke, sulla scia del maestro Lijubimov”. In preparazione della messa in scena si terrà un workshop sulla Commedia dell’arte tenuto da Lydia Biondi e Luciano Brogi.

I Gemelli Veneziani, nella versione di Landi, sono l’elogio dell’ingenuità, del candore, dell’inadeguatezza ad affrontare un mondo mercantile che promette la felicità basata sul successo economico e sulle virtù borghesi.  Zanetto, il gemello sciocco, è un Candido per cui non c’è posto nella Venezia del 1743, come nella Mosca di oggi.

Landi  è anche giornalista televisivo e professore di teatro all’Universita’ di Richmond (Virginia).Oltre che in Russia ha diretto negli stati Uniti, nei paesi Baltici (Lettonia e Lituania), in Francia. Nella prossima stagione ha in programma  un Tennessee Williams al Teatro Stabile di Trieste, e due nuove  messe in scena in Russia.

Due Gemelli Veneziani
Di Carlo Goldoni
Regia di Paolo Emilio Landi
Scene e costumi di Sabti Migneco
Movimenti scenici di Lydia Biondi e Luciano Brogi