“Viejo que venìs el Cid, viejo venìs y florido…” può forse cominciare così una riflessione su questo scritto del filosofo Josè Ortega y Gasset dedicato al teatro: la citazione che lui stesso usa per accostare se stesso alla bellicosa figura del Cid si giustifica dalla comune vecchiaia che unisce i due uomini - dice lui- e dalla straordinaria “fioritura” del loro pensiero che li rende unici e preziosi - diciamo noi.
L’opera “Idea del teatro”, appena pubblicata dalle Edizioni Medusa, riporta il testo di una conferenza che Ortega y Gasset tenne a Lisbona nel 1949 insieme ad alcune appendici che l’autore scrisse subito dopo con l’intento di pubblicarle insieme. Si parla di teatro naturalmente, dell’origine etimologica della parola, della nascita del teatro greco, del suo profondo legame con il sacro e con il profano, del dionisiaco e dell’apollineo, della dimensione del gioco, della funzione della maschera e di molte altre cose ancora. E’ straordinario come un grande filosofo in poche pagine e con parole chiare e semplici riesca non solo ad affascinare il lettore ma anche a trasmettergli un bagaglio di sapere eccellente. Sono tante e accurate le informazioni che Ortega y Gasset propone al suo pubblico in questo testo (che lui stesso “recitò” quasi sessant’anni fa) ma sono tante soprattutto le riflessioni che invitano il lettore a ripensare il teatro e a ripensare l’uomo. Attraverso il teatro, infatti, l’autore arriva a toccare argomenti diversissimi, intimi all’uomo o vitali per la società, argomenti politici, storici, artistici ecc.
Lo spirito arguto del filosofo non risparmia battute di spirito e ammiccamenti alla platea, appelli al sentimento e all’emozione, tipici più di un vero uomo di teatro che di un intellettuale in conferenza. Ma Ortega y Gasset è un filosofo speciale, un pensatore che non dimentica mai che l’uomo è nel mondo e non prescinde da esso.
Fondamentali quanto affascinanti le sue riflessioni sulla rovina dell’occidente. “L’essere in rovina” , che è uno degli infiniti modi dell’ “essere”, appartiene all’occidente da alcuni secoli. In particolare nel ‘900 il teatro dimostra il suo stato di rovina, ma l’autore non esclude che dalle sue macerie possa avvenire una rinascita: “Urge che il teatro ritorni ad essere qualcosa di vivo, di forte, che turbi i cuori inerti: una doccia al servizio dell’igiene morale, una doccia, un esercizio, un combattimento.”
Un libro bellissimo e ricco di sapienza, oggi sempre più rara nel teatro e nell’arte.
Josè Ortega y Gasset
Idea del teatro
Edizioni Medusa 2006
Euro 14,00
Teatro