Prenderà il via il 18 dicembre a Roseto degli Abuzzi (TE) la stagione teatrale organizzata dall’ATAM- Associazione Teatrale Abruzzese Molisana- in collaborazione con il Comune di Roseto, Assessorato alla Cultura.
Il sipario del Cineteatro Odeon della cittadina adriatica si aprirà con "Non è vero, ma ci credo" di Peppino De Filippo, per la regia di Michele Mirabella. In scena Sebastiano Lo Monaco e Lelia Managno De Filippo con Giuseppe Cantore. La storia, nota ai più, è quella del commendatore Savasto, prigioniero dei suoi affari fallimentari e della sua superstizione. Ma tra una battuta e l’altra l’autore ammicca, il grande Peppino occhieggia e sorride amaramente, ma sorride: tira i fili del pupo-commendatore che cede all’amore della figlia e agli inganni dell’uomo che la avrà in sposa.
Con il nuovo anno, spazio ai grandi classici.
Il 10 gennaio è la volta de "La locandiera", rivisitazione raffinata da Carlo Goldoni, del Florian Teatro Stabile d’Innovazione, con Flavia Galoppi, Alessio Tessitore, Massimo Vellaccio, Umberto Marchesani, Massimo Paolucci, Giulia Basel, Anna Maria Vellaccio, Oscar Strizzi, cast che riunisce il nucleo artistico della Compagnia. Firma la regia Giulia Basel. Il lavoro ripropone il testo pressoché integralmente e punta soprattutto sulla bellezza della parola recitata e sul rapporto diretto tra attori e pubblico, per ridare spazio e peso ad una drammaturgia che sottolinea la vitalità e l’ingegno di un grande uomo di teatro quale era Goldoni.
Il 23 gennaio sarà in scena "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare, regia Tonio De Nitto, con Lea Barletti, Dario Cadei, Ippolito Chiarello, Angela De Gaetano, Filippo Paolasini, Luca Pastore, Fabio Tinella. Il regista ne propone una lettura dura, che non fa sconti a nessuno, soprattutto agli adulti. "Romeo e Giulietta" rappresenta un gruppo di famiglia sbiadito e accartocciato dal tempo, una foto che ritrova vigore e carne per poi consumarsi e scolorirsi di nuovo. Romeo e Giulietta sono le morti innocenti, i desideri irrealizzati e la capacità di sognare che non può essere tolta. La pièce racconta la colpa più grave in assoluto di cui gli esseri umani ci macchiamo e subiscono allo stesso tempo, cioè la soppressione dell'infanzia e dell'adolescenza. Una soppressione che tutti piangono, perché tutti sono stati ragazzi e poi tutto è finito.
Ben altre atmosfere con "Poliché, la bella statuina", in programma il 12 febbraio, di P. Barillet e J.P. Grédy. Adattamento e regia Caterina Costantini, con Caterina Costantini, Franco Acampora, Antonio Tallura e con Rita Pasqualoni, Vita Rosati, Alessandro Bardani. Storia di tradimenti e di solitudini, movimentata da un rapimento, dalla lotta di classe, dalla verve di donne che finalmente si riprendono spazio e ruoli.
Il 27 febbraio andrà in scena uno spettacolo pluripremiato e di grande originalità, "Mattei, petrolio e fango", di e con Giorgio Felicetti, con la partecipazione di Valentina Bonafiore, testo teatrale Francesco Niccolini e Giorgio Felicetti. Teatro d’inchiesta o narrazione civile, giallo storico o thrilling industriale: racconto epico con movenze e ritmi da show. Lo spettacolo racconta un Mattei di sconvolgente attualità, e getta una nuova, inquietante luce, su questa morte annunciata, primo tragico capitolo di quello che Pier Paolo Pasolini definisce il “romanzo delle stragi”. Giorgio Felicetti ha vinto il Premio Franco Enriquez 2009 per il Teatro Civile come miglior attore italiano e migliore drammaturgia ed è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La stagione si concluderà il 19 marzo con "Costellazioni", di Nick Payne, regia di Silvio Peroni, con Margot Sikabonyi e Alessandro Tiberi. "Costellazioni" parla della relazione uomo-donna, ispirandosi alle idee della teoria del caos. Il testo esplora le infinite possibilità degli universi paralleli: si tratta di una danza giocata in frammenti di tempo. In questa danza la più sottile delle sfumature può drasticamente cambiare una scena, una vita, il futuro. Nel testo si ripercorrono più versioni dei vari momenti cruciali. Un testo unico e travolgente che diverte, ma che conduce anche lungo le strade della tristezza e della disperazione.
Per info:
Comune di Roseto degli Abruzzi - Ufficio Cultura della Villa Comunale - tel. 085.89453662.