Teatro

Il campanile di San Marco 'Com'era e dov'era', di Enrico Ricciardi, a Venezia

Il campanile di San Marco 'Com'era e dov'era', di Enrico Ricciardi, a Venezia

Il campanile della Basilica di San Marco (uno dei simboli di Venezia, oltre che una delle più importanti chiese al mondo) la mattina del 15 luglio 1902 andò improvvisamente in macerie (implose), con un fragoroso boato, seppellendo la Loggetta del Sansovino ed aprendo uno squarcio all'angolo orientale delle Procuratie Nuove.
Il consiglio comunale della splendida città lagunare deliberò, poche ore dopo, di ricostruire il campanile "com'era e dov'era". L'opera venne completata in poco meno di dieci anni; infatti, il 25 aprile 1912 il campanile di San Marco, l'amato "paron de casa", fu riconsegnato alla città. La data è importante e significativa anche perchè il 25 aprile c'è la ricorrenza religiosa di San Marco, patrono della città.
L'anno scorso, è stato il centenario dell'avvenimento, festeggiato con una serie di spettacoli ed iniziative. Un evento importante per la comunità veneziana. E non solo.

Quest'anno, mercoledì 24 aprile, alle ore 18:00, presso il Centro Candiani di Mestre (VE), verrà replicata una pièce che fu allestita in quell'occasione al Teatro Goldoni di Venezia, e che poi fu replicata anche in seguito: "Com'era e dov'era", scritta e diretta da un veneziano doc, Enrico Ricciardi, che racconta la storia del campanile in chiave drammaturgica. Nel sottotitolo è definita un "Ricordo scenico".

L'allestimento è realizzato in collaborazione con l'Associazione Culturale Il Teatro alla Moda (di Enrico Ricciardi) e l'Università Popolare di Mestre e vede la partecipazione di Tore Esposito, Giorgio Bertan, Eleonora Fuser, Roberto Milani e Roberta Morassi.

Ricciardi presenta così il suo spettacolo:

<< Cento anni fa, (più uno) il 25 aprile del 1912, in una Piazza S. Marco festante e affollata oltre misura da veneziani e personalità accorse da tutte le parti del mondo, si inaugurava il nuovo Campanile di S. Marco, dopo il suo tragico crollo avvenuto dieci anni prima il 14 luglio del 1902.
L'Associazione "Il Teatro alla Moda" ripropone lo storico avvenimento con uno spettacolo teatrale che ripercorre le vicende della "torre" attraverso le molteplici cause che hanno determinato la sua caduta e quelle che hanno reso possibile la sua ricostruzione.
L'insieme dei fatti presenta una straordinaria modernità con altre tragiche situazioni avvenute nei tempi recenti (vedi ad esempio incendio del Teatro La Fenice) dove alla ricerca ineluttabile delle pubbliche e private responsabilità, corre in parallelo il comune sentimento di riavere nel più breve tempo possibile il "bene" perduto.
Di fronte alla costernazione cittadina e all'eco nazionale ed internazionale che anche allora generò tale drammatico avvenimento, prevalse, non senza qualche autorevole parere contrario, il sentimento comune di rivedere il Campanile "Com'era e dov'era".
Lo spettacolo condotto su un'ampia ricerca storica compiuta su documenti originali dell'epoca, resoconti giornalistici, saggi, poesie, cartoline, opuscoli, fotografie, testimonianze varie, ecc., raccorda ai momenti recitativi, immagini relative alla storia millenaria del Campanile, a quelle desolate della sua caduta e a quelle gioiose della sua ricostruzione.  >>

Enrico Ricciardi, drammaturgo, regista, giornalista e bibliofilo (produce carte marmorizate), è un esperto della cultura, dello spettacolo e del teatro veneziano. In passato ha diretto varie opere del drammaturgo veneziano per eccellenza, Carlo Goldoni, e, in occasione dei centenari, ha scritto egli stesso delle pièces teatrali che hanno per protagonista proprio il celebre drammaturgo veneto. Ha, inoltre, realizzato uno spettacolo sulla musica veneta e la commedia dell'arte che ha fatto tournée in varie capitali estere. A 15 anni dalla scomparsa del noto attore veneziano Cesco Baseggio ha organizzato un ciclo di commedie, al Teatro Goldoni di Venezia, registrate per la RAI, e curando egli stesso un saggio sull'attore. Ha pubblicato vari libri, tra cui uno sui vincitori delle regate storiche lagunari e produce carte marmorizzate, una tecnica antica della tradizione veneziana.