Dopo capolavori della scena mondiale quali “Idiotas”, “Sonja” e “Shukshin’s stories” di fine 2011, continua l’interessantissima rassegna teatrale “Dentro l’anima russa”, al Teatro Franco Parenti sino agli inizi di aprile, iniziativa che ha la capacità di mostrare la caratteristica unica della profondo e qualitativa letteratura russa, con le sue emozioni, conflitti, esaltazioni e illusioni al di là di ogni barriera linguistica.
In particolare nella sezione “Piccoli spettacoli cult della grande letteratura russa”, dopo Dostoevskij e Puskin è il turno di Tolstoj: sarà in scena sul palco dello splendido teatro milanese, difatti, “Karénina” dal 11 gennaio al 5 febbraio 2012.
“Karenina” è diretto da Giuseppe Bertolucci e interpretato da Sonia Bergamasco, talentuosa attrice capace di divenire vero e proprio strumento narrativo, conducendo il pubblico nell’esperienza meravigliosa e suprema di un mistero creativo.
“Karenina”, scritto dalla coppia Trevi – Bergamasco, non si limita ad essere né un adattamento né tantomeno una mera rilettura del grande capolavoro russo. È invece qualcosa di più, un’esplorazione intrinseca dell’Anna Karénina primordiale, ancora nella penna di Lev Tolstoj e appena abbozzata negli appunti iniziali: prima della pubblicazione nel 1877 e precedente all'uscita in puntate su “Il messaggero russo" nel 1875.
L’opera, vista da Tolstoj come il suo primo vero romanzo, è considerato un capolavoro di realismo tanto da portare Dostoevskij ad affermare che «Anna Karenina in quanto opera d'arte è la perfezione... e niente della letteratura europea della nostra epoca può esserle paragonato», mentre Nabokov, che lo definì «il capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo».
Domenica 22 gennaio alle 11.30, prima della replica dello spettacolo prevista per le ore 15.00, vi sarà un imperdibile appuntamento quale il “Brunch filosofico sul conflitto legge/desiderio”. L’avvenimento, condotto da Matteo Bonazzi assegnista della cattedra di Estetica dell’Università degli Studi Milano-Bicocca, esaminerà il rapporto tra Legge e Desiderio alla luce di “Karénina” analizzando al portata etica ed esistenziale della colpa.