Il primo dipartimento italiano di Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo celebra 50 anni con mostre, incontri e spettacoli teatrali dal 18 marzo al 20 giugno.
Quest’anno il Dams di Bologna, il primo dipartimento italiano di Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo compie 50 anni e per celebrare il suo mezzo secolo di vita ha organizzato un lungo e intenso programma di appuntamenti culturali, online e in presenza, che si aprirà il 18 marzo: incontri, dialoghi con ex alumni, mostre, lectio magistralis, una laurea honoris causa, convegni, spettacoli, proiezioni, laboratori teatrali e videoinstallazioni architettoniche nel centro di Bologna, per concludersi con una festa finale di tre giorni (18-20 giugno) in piazza Maggiore e in diversi luoghi del centro storico, a partire dalle sedi storiche del DAMS.
Si apre domani DAMS50, il cartellone di iniziative culturali realizzato dall’Università di Bologna, denso di appuntamenti e suggestioni, che include oltre 30 eventi, tutti a ingresso libero, rivolti a tutti - agli studenti, agli ex studenti del corso di laurea, ai cittadini e a tutti gli appassionati.
Il DAMS: una sfida visionaria, un'intuizione geniale
Era il 1971 quando nasceva la facoltà del DAMS, dalla visionaria e geniale intuizione del grecista Benedetto Marzullo: un progetto che univa discipline artistiche, musica, spettacolo e che prevedeva la formazione di nuove professionalità rispetto a quelle proposte dai corsi umanistici.
Una sfida che "non aveva precedenti, solo avversari" riconobbe Marzullo, che si presentò al consiglio della Facoltà di Lettere per illustrare il piano del nuovo corso di laurea che metteva in cattedra le arti, la musica, lo spettacolo.
La Bologna del Dams rivoluzionò e travolse tutto, con in cattedra docenti come Umberto Eco, Luigi Squarzina, Renato Barilli, Tomas Maldonado, Furio Colombo, Giuliano Scabia, Gianni Celati - attraversò gli “anni di piombo” e della contestazione, i fermenti degli anni ‘80, il Postmoderno e il punk con Pier Vittorio Tondelli e Andrea Pazienza allievi, gli anni ‘90, quando Eco fondò Scienze della Comunicazione, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il progetto, nato tra molte resistenze, fraintendimenti e pregiudizi, fu poi ‘esportato’ in tutta Italia e si è diffuso in altri Atenei.
Giacomo Manzoli, direttore del "Dipartimento delle Arti", docente di Storia del cinema afferma: "Il modello didattico ha segnato una svolta, a partire da un’idea di studio trasversale delle arti alimentato da una costante attenzione alle pratiche più avanzate. La sfida è continuare a cambiare per rimanere contemporanei”.
Gli incontri
“Smettere di evolverci: l’unica cosa che non impareremo mai” è lo slogan che accompagna la celebrazione del cinquantenario del Dams, che inizia giovedì 18 marzo con l’incontro on line con la giornalista e scrittrice Daria Bignardi, che dialogherà con i professori Gian Mario Anselmi e Luca Barra.
Il 25 marzo sarà la volta invece del curatore e critico d’arte Massimiliano Gioni, che converserà con Roberto Pinto; mentre il 31 marzo Chiara Alessi parlerà di cultura materiale e design.
Ad aprile e maggio ci saranno l’attore e regista Toni Servillo, laureato ad honorem nel 2015, il giornalista e scrittore Stefano Bartezzaghi, il regista Romeo Castellucci e il trombettista Paolo Fresu.
Chiudono due incontri con il giornalista Riccardo Iacona e il cantautore Giovanni Lindo Ferretti; inoltre il programma include gli appuntamenti “in absentia”, dedicati alla memoria di Pier Vittorio Tondelli, Andrea Pazienza, Freak Antoni e Carlo Mazzacurati.
Le mostre: NO DAMS! Mimmo Paladino e la Public Art di Cheap
Tre le mostre che celebrano i 50 anni del dipartimento, la prima è “NO DAMS! 50 anni di Corso di Laurea in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo”, allestimento immersivo progettato dall’architetto Eric Lapierre - composto da foto, articoli, filmati storici, documenti di questi primi 50 anni, che apre il 24 aprile negli spazi del Museo della Musica in strada Maggiore, storica sede del corso di laurea.
Dal 29 aprile si terrà in Salaborsa la mostra dedicata all’artista Mimmo Paladino - dove si potranno vedere oltre cento disegni dell’artista ispirati alla grande letteratura, da Cervantes a Omero, preludio alla laurea ad honorem in Dams, che gli sarà conferita il 14 maggio dal rettore Francesco Ubertini al Teatro Comunale.
L’ultima mostra è un’esposizione ‘urbana’: da metà maggio fino a giugno per le vie del centro storico prenderà vita il progetto di public art del collettivo Cheap, che presenta dieci interventi originali creati da artisti ed ex studenti DAMS.
“I damsiani sono antropologicamente diversi: persone inquiete, curiose, dagli orizzonti non definiti. E negli studenti di oggi ritrovo la stessa nostra passione - In fondo siamo sempre noi, 50 anni e non sentirli”, osserva Claudio Marra, docente di storia dell’arte contemporanea e curatore della mostra fotografica.
Teatro: Marco Martinelli, Odin Teatret, Giuliano Scabia
Tre i progetti di ambito teatrale in DAMS50: dal 20 al 29 aprile è previsto un laboratorio teatrale condotto da Marco Martinelli, che prenderà parte a tre diversi incontri in cui ripercorrerà la sua poliedrica carriera e poetica; “I Sentieri del Pensiero”, invece, è l'ampio progetto dedicato a Torgeir Wethal, storico attore dell’Odin Teatret, che culminerà in un incontro con Eugenio Barba, Roberta Carreri e Iben Nagel Rasmussen dell’Odin Teatret; Il 6 maggio si terrà la lectio magistralis di Giuliano Scabia, scrittore, poeta, regista e spesso attore dei propri testi, protagonista assoluto della scena teatrale italiana, nonché uno dei padri fondatori del DAMS, dove ha guidato la cattedra di Drammaturgia.
Ma DAMS50 vede anche la realizzazione di una docu-fiction dedicata alla storia e ai protagonisti del corso di studi dal titolo emblematico: “Andate a lavorare”, prodotto da Genoma Films.
Il gran finale in Piazza Maggiore
Dal 15 al 20 giugno numerosi appuntamenti e interventi artistici consentiranno una vera e propria “visita guidata” del centro di Bologna sulle tracce del DAMS, incorniciati dal progetto di videoinstallazioni architettoniche, che valorizzerà ad hoc le storiche sedi e attuali del corso di laurea.
Le sedi di Palazzo Marescotti-Brazzetti, del Complesso di Santa Cristina e del DAMSLab verranno rispettivamente “accese” da tre interventi di Tommaso Arosio, Apparati Effimeri e Riccardo Benassi, storici studenti DAMS, oggi artisti e video-designer di successo internazionale, mentre le sedi storiche di via Guerrazzi, Strada Maggiore e l’Ospedale dei Bastardini saranno oggetto di un intervento di Elisa Seravalli a partire dai materiali d’archivio esistenti.
Le stesse sedi ospiteranno performance, talk, tavole rotonde lungo tutto il fine settimana (dal 18 al 20 giugno), che culminerà in tre spettacoli sul palco di piazza Maggiore, in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, ogni sera alla presenza di grandi artisti del panorama nazionale, in grado di dare voce alle tante anime creative che hanno animato e animano il DAMS.
“Il DAMS è stato ed è la sintesi di tante cose diverse. Talento, passione, sensibilità, talvolta anche voglia di andare controcorrente e di sfidare i limiti, ma è anche rigore, disciplina, impegno. Come tutto ciò che riguarda la creatività, descrive un percorso che collega gli individui e li porta a condividere e comunicare, attraverso quegli oggetti meravigliosi che per comodità chiamiamo ‘arte’, ma che investono tutte le dimensioni dell’essere umano: occhi, orecchie, voce, corpo, tutte le forme di intelligenza cerebrale e sensoriale. L’occasione dei cinquant’anni ci ha spinto a girare per un attimo lo sguardo alla nostra storia. Senza nostalgia, ma con un po’ di orgoglio. Le radici che abbiamo trovato parlano soprattutto di cambiamento. Essere in trasformazione per rimanere sempre noi stessi”. Prof. Giacomo Manzoli, Direttore del Dipartimento delle Arti.