Teatro

Il Festival Shakespeariano di Verona promette grandi spettacoli!

Il Festival Shakespeariano di Verona promette grandi spettacoli!

Al Teatro Romano di Verona sarà in scena fino alla fine del mese luglio il Festival Shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese giunto al suo 63° anno, un evento senza uguali in Italia per continuità e storia. Questo Festival è secondo in Europa solo a quello di Stratford-upon-Avon e presenta quest’anno un cartellone particolarmente inedito. Ci sono grandi novità con quattro spettacoli tutti in prima nazionale, a partire dall’inizio, la messa in scena del celebre Sogno di una notte di mezza estate prodotta dal Teatro Stabile di Verona e da Bananas s.r., con la regia di Gioele Dix. L’attore, divenuto celebre per la sua particolarissima comicità, ha saputo col tempo dimostrare di essere un ottimo attore teatrale, uno scrittore e infine un regista intuitivo. Qui ha tradotto e adattato il testo del grande Shakespeare insieme a Nicola Fano e ha voluto che questa versione del Sogno fosse tutta interpretata da giovani comici di successo, presi dell’”area Zelig”. I protagonisti sono infatti Alessandro Betti, Maria Di Biase, Katia Follesa, Maurizio Lastrico, Corrado Nuzzo, Marco Silvestri e Marta Zoboli, oltre alla cantante Petra Magoni e al contrabbassista Ferruccio Spinetti.

«Comici e musicisti» ha detto Gioele Dix, «sono spiriti liberi, eppure meticolosi. Sono improvvisatori e scienziati. Sanno andare in profondità senza perdere in leggerezza. In questa versione del Sogno, ambientata in una sorta di selva periferica post industriale, le tradizionali gerarchie fra i personaggi vengono sovvertite. È la compagnia dei comici artigiani a dominare la scena, a impadronirsi a sorpresa di tutti i ruoli e a diventare il perno essenziale attorno a cui ruota l’intera vicenda. Lo spettacolo è dunque nel segno della continuità con Shakespeare, senza tradimenti al testo (pur re-inventandolo e smarcandolo dal rischio della convenzione), alla sua carica vitalistica, alle sue preziose ambiguità, alla sua fantasiosa e dirompente comicità. Una sfida teatrale alla quale tutti i partecipanti hanno aderito con disponibilità ed entusiasmo».

La seconda proposta è in programma dal 13 al 16 luglio, e vede Franco Branciaroli protagonista dell’Otello di William Shakespeare, con la regia di Nanni Garella in una messa in scena curata dal Teatro Stabile di Bologna “Nuova Scena - Arena del Sole”. Tra gli altri interpreti Maurizio Donadoni nel ruolo di Iago e Lucia Lavia in quello di Desdemona. Questa versione ha prodotto un piccolo scandalo ancor prima della prima, con un grave bisticcio che ha portato all’uscita di Alessandro Haber, stimatissimo attore di cinema e teatro, coinvolto in una bagarre con la giovane Desdemona-Lavia, che non ha perdonato certe esuberanze da palcoscenico. La sostituzione con Franco Branciaroli è risultata però una scelta felice essendo questo un grandissimo attore, già appassionato del Bardo e protagonista di diverse drammaturgie shakespeariane tutte di successo.

La sua bravura, sottolineata agli esordi dal grande autore italiano Giovanni Testori, che lo volle più volte protagonista unico delle sue opere teatrali e che lo portò in un caso specifico alla messa al bando del Vaticano per la crudezza e troppa vividità della sua interpretazione, rendono Branciaroli capace di affrontare anche proposte difficili da accettare, garantendo la certezza dei risultati. «Nell’Otello di Shakespeare» dice il regista Garella «tutti fanno scelte sbagliate. Il mondo non ritrova il suo equilibrio dopo l’atto estremo di Otello e il sacrificio di sua moglie: come dopo un’eclissi di sole e di luna, l’uomo resta sotto un cielo vuoto. Otello è un grande dibattito, profondo e appassionante, sulla natura umana: per Otello il mondo è bello, gli uomini sono nobili e giustificano la loro esistenza nella lealtà e nell’amore. Per Iago il mondo è abietto e volgare e gli uomini sono come animali, carogne che si divorano l’un l’altro».

Completa il cartellone shakespeariano la divertente e farsesca Commedia degli errori che sarà proposta in due diverse versioni, una in italiano e l’altra in inglese, con soprattitoli in italiano. La prima versione sarò come al solito al Teatro Romano dal 21 al 23 luglio e sarà diretta dal regista Leo Muscato. Fra gli interpreti vedremo il cantante-attore Peppe Barra e Francesco Montanari, conosciuto dal grande pubblico per la sua partecipazione, nel ruolo del Libanese, alla serie televisiva Romanzo criminale, ispirata alla storia della banda della Magliana. «La commedia degli errori» dice Leo Muscato «è uno dei più belli, spensierati e gioiosi poemi d’amore che siano mai stati scritti per la scena. Non a caso è l’amore il basso continuo di questa storia che ha una trama molto intrigata e complessa».

La versione inglese, dal 28 al 30 luglio, è invece affidata a una delle compagnie britanniche più interessanti e acclamate del momento, la Propeller Theatre Company, una formazione tutta al maschile, come ai tempi di Shakespeare. Sotto la regia di Edward Hall, che ambienta la vicenda in Sudamerica, la compagnia proporrà una Comedy of errors di straripante comicità ed è stata salutata al suo debutto in Inghilterra, come pure nel corso di una recente tournèe negli Stati Uniti e in Spagna, da consensi di critica e pubblico come capita di rado. “Andate a vedere questa commedia dalla comicità impeccabile, come quella dei migliori cartoni animati d’autore e passerete una serata fantastica” ha scritto il Guardian. Entusiasti anche altri giornali. “Sempre divertente, con un ritmo mozzafiato nello stile degli inseguimenti dei poliziotti di Keystone dei film muti” ha scritto il Times. “È un assoluto spasso, una continua esplosione di battute e di gag comiche spiritosamente sexy” ha commentato il Telegraph. Il Teatro Romano informa che, con un abbonamento speciale al prezzo scontato di 40 euro per la platea e 20 euro per la gradinata, sarà possibile assistere a entrambe le versioni della Commedia degli errori con un risparmio del 30% sul prezzo intero.