A settantacinque anni dal debutto cinematografico, "Il grande dittatore" di Charlie Chaplin approda per la prima volta a teatro. Scritto, diretto e interpretato dall'artista inglese, si tratta del primo film parlato di Charlie Chaplin ed è stato candidato a cinque premi Oscar.
Il successo cinematografico avanguardistico prodotto negli Stati Uniti nel 1940, come ogni grande opera d’arte, per certi aspetti si dimostra attuale anche ai giorni nostri e la sua riduzione teatrale arriva puntuale in uno dei momenti nei quali la libertà della società civile è sempre più minacciata.
Prodotto da Società per Attori, per la regia di Giuseppe Marini e l’adattamento di Massimo Venturiello, ha debuttato per la prima volta a teatro Il grande dittatore e sarà in scena dal 25 novembre al 6 dicembre 2015 al Teatro Carcano di Milano.
L’opera composta e diretta da Charlie Chaplin è dedicata alla minaccia nazista e nel film è affrontata coraggiosamente e con fare dissacrante. La dicotomia umana, rappresentata dalla grande somiglianza del barbiere ebreo con il dittatore, viene mescolata dall’autore inglese fino a fondersi e confondersi nelle scene finali. Tali caratteristiche permisero all’opera di erigersi quale vera denuncia del regime liberticida e dei suoi crimini, attraverso l’ironia, il sarcasmo e una comicità irresistibile che contagiò il pubblico dell’epoca e dei decenni successivi. Allo stesso tempo trasmise anche un forte messaggio di pace e un atto di coraggio e speranza per tutti coloro che credevano nella libertà.
Anche la trasposizione teatrale cercherà, quindi, di mantenersi fedele allo spirito chapliniano, attraverso l’interpretazione di Massimo Venturiello e Tosca nei ruoli principali. Vi sarà, inoltre, l’importante accompagnamento delle musiche composte da Germano Mazzocchetti, straordinaria base per gli inframmezzi da musical, che si alterneranno ai pezzi recitati, regalando al pubblico piacevoli momenti alternati a irresistibili spunti comici per una rappresentazione che si preannuncia imperdibile.