Teatro

Il Nuovo di Verona, un teatro metropolitano a dimensione nazionale

Il Nuovo di Verona, un teatro metropolitano a dimensione nazionale

Prosa classica e contemporanea, più due cartelloni paralleli dedicati al divertimento e alla danza, confermano l'anima dialogante del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

È il trentunesimo anno di stagioni teatrali a Verona e spegne centosettanta candeline il Teatro Nuovo, struttura privata da sempre a servizio della città, dove vanno in scena le proposte frutto della sinergia tra Comune e Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. «Il nostro è un teatro metropolitano a dimensione regionale, che si rapporta al territorio italiano portando le proprie produzioni in tournee» spiega il presidente Angelo Tabaro. Il cartellone “Grande Teatro” si presenta con un focus sugli autori del ‘900 e interpreti che rappresentano il meglio del panorama attuale. Un appuntamento in continua crescita, che lo scorso anno ha registrato 31mila presenze contro le 29mila dell’anno precedente, fino a lambire la saturazione.

Inaugura l’8 novembre, con sei repliche, Alessandro Baricco autore di Smith & Wesson, una coppia sgangherata impersonata da Natalino Balasso e Fausto Russo Alesi e portata in scena da Gabriele Vacis. Gianfranco Bettin ha scritto a quattro mani con Marco Paolini Studio per un nuovo album. Numero primo, storia inverosimile di un futuro probabile fatto di cose, bestie e umani. Torna la tragedia classica con Edipo, progetto di Glauco Mauri che accosta Edipo Re e Edipo a Colono di Sofocle. Nell’ambito della ricorrenza shakespeariana, Luca Lazzareschi nei panni di Macbeth si muove tra teatro e video, cinema e pittura. Il capolavoro di Arthur Miller Morte di un commesso viaggiatore è proposto nell’appassionata versione di Elio De Capitani, mentre Il pirandelliano L’uomo dal fiore in bocca è diretto e interpretato da Gabriele Lavia. Il più grande attore tedesco del dopoguerra, Minetti, è il soggetto della riflessione tragicomica che vede protagonista Eros Pagni. Chiusura il 2 aprile ancora con Il prezzo, di Arthur Miller, dramma ironico presentato da Umberto Orsini e Massimo Popolizio.

Il Teatro Nuovo è sede anche di “Divertiamoci a teatro” e della rassegna di danza “Evoluzioni” con cui lo Stabile rafforza la propria anima multidisciplinare, invitando a forme di spettacolo accomunate dalla leggerezza. Si apre il 16 novembre con il talento mimetico di Virginia Raffaele in Performance. Dedicato all’universo femminile è Due partite di Cristina Comencini con il cast formato da Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Giulia Bevilacqua e Caterina Guzzanti. Il moderno vaudeville di Florian Zeller Un’ora di tranquillità è portato per la prima volta in tournee in Italia da Massimo Ghini. Il teatro-canzone trova spazio grazie a Rocco Papaleo con Buena Onda, e Vincenzo Salemme racconta in chiave umoristica il lato oscuro dell’animo umano in Una festa esagerata … ! La comicità irriverente di Paolo Rossi mette a confronto la vita privata e teatrale del capocomico seicentesco Molière: la recita di Versailles. Poi è la volta di Arlecchino, il servitore di due padroni del talentuoso regista Giorgio Sangati. Al termine, dal 5 al 8 aprile, il tradizionale appuntamento con il musical: Billy Elliot per la regia di Massimo Romeo Piparo e le musiche pluripremiate di Elton John.

Due le proposte fuori abbonamento: Le Olimpiadi del 1936 e il secondo capitolo della trilogia nata dalla fantasia di Natalino Balasso: Toni Sartana e le streghe di Bagdàd. Il viaggio prosegue con i quattro titoli di Evoluzioni: Romeo e Giulietta del Balletto Junior di Toscana; la danza fisica e visionaria di RBR Dance Company in Indaco; il Balletto di Roma propone Paradox (Sycho – Fem – Tefer) e la Compagnia Tango Brujo, Dolores Hotel – Tango e altre storie.

Teatro Stabile del Veneto.