Teatro

Il Nuovo Teatro Sancarluccio resiste e riparte: pronta la stagione 2014-2015

Il Nuovo Teatro Sancarluccio resiste e riparte: pronta la stagione 2014-2015

Spazio eterotopico che interagisce con il paesaggio urbano, zona liminale sospesa tra architetture e concetti, il teatro è il luogo che crea e distrugge i miti. Così, quando il teatro Sancarluccio, a Napoli, chiuse le porte nel settembre 2013 dopo quarant’anni di intensa attività in via San Pasquale a Chiaia (una zona di Napoli ad alta densità artistica, sede di gallerie prestigiose e di musei), un velo di oscurità cadde anche sulle parole ed i gesti, tra gli altri, degli ancor giovani Roberto Benigni, Massimo Troisi, Lello Arena, Mario Martone, Toni Servillo e Annibale Ruccello. Un palco di dimensioni ridotte, a intimo contatto con il pubblico e consumato da illustri passi, assediato dalla polvere. Triste spettacolo, ma la minaccia fu prontamente elusa grazie all’attività dell’impresario Bruno Tabacchini, che rilevò lo spazio e ne affidò la gestione ai figli Giuliana e Roberto. Dopo i primi mesi di rodaggio, è giunta la stagione decisiva ed il cartellone 2014-2015, presentato durante la conferenza stampa, lascia ben sperare.

Abbiamo intrapreso questo percorso con tanta passione”, ha spiegato Tabacchini, che ha promesso impegno e dedizione nella promozione delle attività per far rientrare il teatro nel tessuto vivo della città. Sorta di rito beneaugurante, il primo spettacolo sarà Juve – Napoli 1-3 di Maurizio De Giovanni, diretto da Massimo De Matteo, con Peppe Miale, dal 9 al 12 ottobre 2014. Ampio spazio sarà dato alla comicità, dall’ironia filosofica ed esistenziale di Chiedetelo a Pappagone di Stefano Sarcinelli, per la regia di Enrico Maria La Manna, con Nando Paone, ed alla satira dei rapporti di coppia, con Ti amo sei perfetto, ora cambia, adattamento italiano dal cult off Broadway di Joe Di Pietro e Jimmy Roberts. Grande risonanza anche alle voci femminili, dai personaggi storici di Femmene, con Nunzia Schiano e testi di Myriam Lattanzio tratti da “Nostra signora dei friarielli” di Anna Mazza, ai rapporti con l’altra metà del cielo, in Almost famou, ovvero io e le donne, di Rosaria De Cicco. 61RL5 (GIRLS), a marzo 2015, sarà invece una rassegna di teatro tutta declinata al femminile, con la direzione artistica di Gianmarco Cesario e l'organizzazione esecutiva di Tiziana Beato.

L’opera del teatro non si conclude con gli spettacoli, ma saranno in programma anche una serie di progetti fuori dal cartellone: Maurizio Marino ha presentato Il teatro della legalità, che vuole essere “una risposta poetica alla camorra”; il primo spettacolo sarà Silvia e i suoi colori di Roberto Russo, con Aurelio De Matteis e Francesca Stizzo, regia di Agostino Chiummariello, ispirato alla tragica vicenda di Silvia Ruotolo, vittima innocente di un regolamento di conti tra clan, mentre altri saranno concordati insieme a Libera, piattaforma di coordinamento di oltre 1500 associazioni nazionali contro le mafie, ed alla Fondazione Silvia Ruotolo, onlus impegnata quotidianamente contro la cultura criminale. Le parole riescono a scavare nella realtà e anche nell’inconscio, come sosteneva Sigmund Freud, che nell'Interpretazione dei sogni teorizzava un fortissimo legame tra mondo onirico e scena teatrale. Su questa prossimità analitica si concentra Dalla scena all’inconscio, un progetto di approfondimento psicologico dei personaggi a cura di Alessia Pagliaro.  La psicologa e psicoterapeuta ha spiegato che “siamo partiti dall’idea di avvicinare gli strumenti del teatro e quelli della psicoanalisi, per scoprire, insieme ai fruitori, nuovi punti di vista dello spettacolo” e per stimolare la riflessione su sé stessi.

Non solo parole ma anche pratica, azione, gestualità, negli insegnamenti della “Scuola di teatro” coordinata da Gianmarco Cesario e Massimiliano Cataliotti, e nel laboratorio di recitazione comica “Le pecore nere” a cura di Sergio Marra. Percorsi didattici di preparazione all’arte ed alla cultura teatrale, che affronteranno materie come il training attoriale, la storia del teatro, la lettura, l’interpretazione e lo studio del personaggio. Perché, sul palco, c’è sempre qualcos’altro, quella complicata commistione di concreta astrazione che porta i segni della stratificazione storica e del corpo reale, dell’eredità culturale e dei movimenti fisici.

www.nuovoteatrosancarluccio.it