Teatro

'Il registro dei peccati': a scuola di khassidismo con Moni Ovadia

'Il registro dei peccati': a scuola di khassidismo con Moni Ovadia

Un viaggio nella cultura Yiddish e nel mondo del khassidismo, movimento religioso dal carattere mistico, basato sulla convinzione che l'unico modo per onorare davvero Dio sia servirlo con semplicità e letizia, coniugando il pensiero spirituale con la pietas verso la bellezza della fragilità umana.

Attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del movimento - oggi ritenuto una vera e propria filosofia di vita - Moni Ovadia conduce il pubblico alla scoperta di una spiritualità che si distacca dalla brutalità dell’odio del mondo moderno, proponendosi con la sua dirompente energia.

Accanto però alla ‘celebrazione’ dell’uomo e delle sue debolezze, vi è anche il riconoscimento del divino, maestoso soprattutto per via della sua invisibilità, ma con il quale l’uomo può intrattenere relazioni di familiarità e di prossimità, senza scadere nella facile blasfemia. Un compito difficile, da perseguire mediante la preghiera e lo studio, ma anche attraverso altre forme artistiche: il canto, la danza, la narrazione e quell’umorismo dal potere anti idolatrico, tanto apprezzato dai grandi maestri del khassidismo, la tradizione culturale degli ebrei della diaspora.


Con “Il registro dei peccati” il suo protagonista racconta un mondo straordinario, che è stato e ora non cè più forse, ma che continua a parlare a chi sa ascoltare, per (provare a) costruire un essere umano migliore, consapevole e degno di avere e di dover coltivare una propria dimensione spirituale.


Piccolo Teatro Grassi
dal 22 al 27 settembre 2015
www.piccoloteatro.org