Teatro

Il Servo di Scena, con l'ironia di Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli

Maurizio Micheli, Geppy Gleijeses
Maurizio Micheli, Geppy Gleijeses

Geppy Gleijeses: "Nelle edizioni passate teatrali italiane mancava l’ironia che invece c’è nel testo". Ecco il nuovo allestimento di un'opera-simbolo del '900, con Lucia Poli e Maurizio Micheli.

Servo di Scena di Ronald Harwood é pronto per una nuova avventura sul palcoscenico, nella versione di Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro. Dopo la prima nazionale a Pistoia, lo spettacolo ha iniziato la tournée in giro per l’Italia

Glejeses è affiancato da due attori del calibro di Maurizio Micheli e Lucia Poli. Il regista Guglielmo Ferro aveva già diretto questa commedia che assomiglia più a un dramma: con il padre Turi nel ruolo di Sir, il protagonista. Questa edizione di Servo di Scena è stata allestita nel 2021, l’anno del centenario dalla nascita di Turi Ferro, e ricorda esplicitamente in locandina il grande attore siciliano.

Geppy Gleijeses, Lucia Poli

 

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Lo spettacolo di Ronald Harwood è considerato una delle opere più importanti tra quelle scritte nella seconda metà del novecento. La trama è tutta basata sulla psicologia, sulla difficile e complessa dinamica delle relazioni umane: dove quello che accade sul palcoscenico e nei camerini di un teatro diventa metafora dell’umanità intera.

Un dispotico attore sul viale del tramonto

Nell’Inghilterra del 1940 una compagnia di anziani attori continua a recitare Shakespeare, anche sotto le bombe dei tedeschi. Sir è il capocomico, vecchio e stanco, sul viale del tramonto, ma ancora dispotico, bizzoso e vanitoso come quando era al vertice della carriera. Norman è il servo di scena che in realtà fa tutto: trovarobe, segretario, amico, consigliere, cameriere, suggeritore, psicologo. Gleijeses naturalmente è Sir, mentre Maurizio Micheli ricopre l’impegnativo ruolo di Norman. Lucia Poli è Milady, moglie di Sir.


Servo di scena è una grande ode di amore per il teatro: oltre che un inno alla civiltà, sempre minacciata dalle forze oscure (qui la guerra e le bombe dei tedeschi). E’ la prima volta che Gleijeses si cimenta con questo personaggio: il ruolo di Sir deve essere interpretato da attori non più giovani e con una certa esperienza sul palcoscenico: meglio se pratici del teatro elisabettiano.

“Credo di essere il più giovane tra coloro che hanno interpretato il ruolo di Sir – spiega Gleijeses – Trovo che quest’opera sia molto nelle mie corde, anche se è la prima volta che interpreto questo ruolo e non ho mai recitato Shakespeare. Secondo me in Italia non si può interpretare bene Shakespeare: l’unico all’altezza è stato Strehler”.

Gleijeses e l'ironia nel testo di Harwood

Il Sir di Geppy Gleijeses è inevitabilmente influenzato dal background dell’attore partenopeo. 

“Secondo me – dice Gleijeses – nelle edizioni passate teatrali italiane di quest’opera, e anche nel film di Peter Yeats del 1983, manca del tutto l’ironia che invece c’è nel testo. Certo non stiamo parlando di comicità: ma il personaggio stesso ha certi aspetti caricaturali che possono indurre al riso.
Al nostro spettacolo la gente ride e si commuove allo stesso tempo: e penso che sia proprio questo il modo in cui fa interpretato questo spettacolo. E’ il classico grottesco, che unisce il comico al drammatico. In quest’ottica, l’apporto di Maurizio Micheli è stato determinante. E’ la prima volta che lavoriamo insieme, ma quando gliel’ho chiesto sapevo che sarebbe stato capace di inventare un Norman perfetto”.

Collaudata invece la collaborazione con Lucia Poli, con la quale Gleijeses lavora da 22 anni. Nel resto del cast Roberta Lucca, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, Antonio Sarasso.