IL TEATRO DELLE DONNE
Centro Nazionale di Drammaturgia
presenta
TRILOGIA DEL PARLATORIO
progetto drammaturgico in tre segmenti
a cura di Stefano Massini
La Gabbia I - La Gabbia II
LA GABBIA I figlia di notaio
scritto e diretto da Stefano Massini
con Luisa Cattaneo e Maria Cristina Valentini
spazio realizzato da Paolo Li Cinli – illuminato da Paolo Magni
LO SPETTACOLO E’ STATO FINALISTA AL PREMIO UBU 2006
Sezione – Migliore Novità Italiana
Il parlatorio di un carcere di massima sicurezza. E’ qui, nella cornice asfittica di un tempo caldo, che si consuma – dopo 11 anni di distanza - l’incontro fra una giovane detenuta ex-brigatista e sua madre. Figure opposte, fin troppo. Due antipodi figli di un remoto cordone ombelicale. La prima rigida, gelida, squadrata fra le tasche rettilinee di una anonima divisa penitenziaria. La seconda lucida, matrona, accesa come i riflessi dei suoi anelli, sgargiante come il biondo tinto di quei capelli da coiffeur. Maschere? Alibi? Chi dice il vero? Chi mente? Chi si inganna e su cosa? Dove finisce il dramma e comincia la farsa? Visi contratti. Controllo vigile di ogni sguardo. Silenzi pesanti. Parole come montagne, da non scalare. Domanda e risposta. Sì. No. Forse. Guardarsi ignorandosi. Parlarsi senza ascoltarsi. E nel vuoto siderale di una stanza assistere al lento riaffiorare di discorsi perduti, occasioni mancate, incroci estremi per strade diverse. Due mondi separati, alieni, distanti. Pianeti lontani anni luce, fra i quali scorrono fiumi di parole non dette. La gabbia del carcere. La gabbia delle scelte. La gabbia dei ruoli: madre-figlia. La gabbia di frasi troppo strette e di parole che suonano errori. La gabbia di un appuntamento sempre rimandato, sfuggito, evaso. La gabbia ferrea di sbarre reali o immaginarie. Sbarre che incastrano, fuori e dentro.
in coproduzione con
Operaestate Festival Veneto
LA GABBIA II
scritto e diretto da Stefano Massini
con Luisa Cattaneo e Amerigo Fontani
spazio realizzato da Paolo Li Cinli – illuminato da Paolo Magni
Salire è una sfida. Salire è una droga. Uno scandalo giudiziario porta in carcere un noto uomo politico. E in carcere lo troviamo, dopo molti mesi, ormai fuori dal giro. Tagliato fuori, mozzato via come una gamba in cancrena. In una notte che sembra lontana da tutto e tutti, sotto il riflesso di anonime lampade al neon, si snoda il dialogo fra una giovane giornalista di provincia e quel che resta di un protagonista del sistema. Il viso qualunque di ragazza trentenne e il volto noto di un gran sacerdote della politica. La freschezza - forse ingenua – di chi crede negli ideali e l’ascesa di chi sugli ideali ha costruito una rete. Fra loro la scommessa strana di un’intervista. Lucida. Rivelatrice. La sfida del potere. La linfa del sistema. L’impalcatura dei compromessi. L’incastro di interessi e favori. Ma anche lo scontro fra due sguardi, uno proiettato sulle sponde del futuro, l’altro perduto nella disillusione cinica del passato. Scatto d’istantanea sugli ingranaggi del presunto sistema democratico.
Teatro