Spettacoli, podcast, libri, mostre e una ventiquattr’ore di poesia, oltre al progetto "Ricordare il futuro", per investire sui giovani artisti.
Ferdinando Bruni ed Elio De Capitani hanno presentato "Ricordare il futuro", il progetto al centro del palinsesto di iniziative per festeggiare i 50 anni del Teatro dell’Elfo.
“Un grande patrimonio è stato accumulato e ora è importante fare in modo che non venga disperso, che diventi un lascito per chi verrà dopo di noi, una base solida per immaginare il futuro del teatro. Così è nata l’idea di realizzare un progetto a favore di giovani attori, registi, drammaturghi, musicisti, videomaker e traduttori, di chi oggi si trova in una condizione simile alla nostra di allora, in un mondo profondamente cambiato che non sembra avere creato le condizioni per un naturale e costante ricambio generazionale”, hanno spiegato i due direttori artistici.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Immaginando questo progetto è stato dunque naturale rivolgersi agli studenti dell’ultimo anno della Scuola Civica di Teatro “Paolo Grassi” e dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano, in procinto di diplomarsi ed entrare nel modo professionale.
A loro sono state commissionate due produzioni: realizzare un’installazione interattiva sulla storia del Teatro dell’Elfo e allestire uno spettacolo su cinquant’anni di storia italiana, dagli anni Settanta ad oggi, per aprire, con queste creazioni, la stagione 2023/24.
Poeti, podcast e “Re Lear”
Il primo appuntamento in calendario è una ventiquattr’ore di poesia, I poeti non dormono la notte: dalle 21 di domenica 19 febbraio fino alle 21 di lunedì 20, un’intera notte e la successiva giornata alla scoperta della poesia come luogo, come direzione, come viaggio, come mare.
Un appuntamento, a ingresso gratuito, che vedrà avvicendarsi sul palco oltre 200 tra lettori e autori, per un percorso fatto di parole, incontri, performance, filmati, incursioni musicali, che si susseguono in una serie di interventi originali, appassionati e spavaldi.
Il secondo appuntamento è previsto il 20 marzo: una serata ideata insieme a Radio Popolare (che la trasmetterà in diretta) per rievocare con ironia le atmosfere culturali e politiche di quel 1973 che vedeva il gruppo dell’Elfo debuttare con il suo primo spettacolo. Un happening nella sala Shakespeare che lancia una serie di dieci podcast (in onda e online da settembre) che la storica emittente milanese realizzerà per raccontare il percorso dell’Elfo e i suoi intrecci con la storia di Milano e della radio.
Il calendario di “Elfo 50” proseguirà dal 25 ottobre al 19 novembre 2023 con l’ottavo allestimento shakespeariano del Teatro dell’Elfo: Re Lear, diretto da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, con protagonista Elio De Capitani.
Mezzo secolo di storia
Il Teatro dell’Elfo, un ensemble artistico indipendente tra i più longevi in Italia, nasce a Milano nel 1973, dapprima associazione culturale e poi cooperativa dal 1975. Lo fondano Ferdinando Bruni, Cristina Crippa, Ida Marinelli, Gabriele Salvatores, Luca Toracca (allievi della Scuola del Piccolo Teatro, oggi Scuola Civica di Teatro Paolo Grassi e dell’Accademia dei Filodrammatici) ed Elio De Capitani ‘brillante autodidatta’; a loro si unisce qualche anno dopo anche Corinna Agustoni. Tutti sono ancora oggi soci della cooperativa.
Nel 1978 il gruppo trova sede in via Ciro Menotti, ex cinema di 800 posti concesso dal Comune di Milano e ottiene presto il riconoscimento ministeriale come Teatro Stabile a gestione privata.
Nel 1992, dalla fusione del Teatro dell’Elfo e del Teatro di Portaromana (che già avevano dato vita insieme al Festival internazionale MilanOltre) nasce Teatridithalia, che chiede al Comune di Milano una sede adeguata, identificata nel Teatro Puccini di Corso Buenos Aires, e si fa carico dei costi di progettazione del restauro.
Il 6 marzo 2010, viene inaugurato l'attuale Elfo Puccini - Teatro d'arte contemporanea (dotato di tre sale, Shakespeare, Fassbinder, Bausch), con la rappresentazione integrale (ben 7 ore) di Angels in America, di Tony Kushner.