L'esperimento di Mattia Berto: con il teatro si può prendere Venezia.
Esiste una banlieue tra le calli di Venezia? Mattia Berto scommette sul sì. Lui che con il Teatrino Groggia ha tentato un cambio di destinazione d'uso, per trasformare uno spazio marginale in una piazza di incontri. Venezia è città ad altissima vocazione turistica, il rischio è impoverire la propria identità, ma ciò genera anche altri bisogni. "Sei anni fa è cominciata questa sfida, ho visto subito che molti erano pronti a fare rete perché il Groggia diventasse uno spazio con tutti e per tutti. Ecco perché si chiama cantiere Groggia", rivendica Berto tracciando un consuntivo nonché il futuro prossimo del Groggia. Il consuntivo è presto detto, 155 spettacoli e circa 12.000 presenze, il futuro invece non è fatto di numeri, ma di perplessità: il Groggia è proprietà del Comune, ma la municipalità non ha ancora la delega per la gestione.
Il Teatro prende la città
Berto non si scoraggia, il suo è un teatro che invada la città, diffuso come una democrazia partecipata nella quale il tessuto cittadino si ritrovi. Diceva Beck: "Il Teatro è il Cavallo di Troia con cui prendere la città". Allora ecco il Teatro in Bottega ideato con Giorgia Chinellato. Le botteghe di Venezia sono all'angolo per la crisi, ma sono ancora l'humus di questa città, Berto le trasforma in palcoscenici per la provocazione e l'aggregazione: veneziani soprattutto, ma anche turisti, intorno a una bottega come intorno a un fuoco dove raccontarsi. "Un progetto - spiega Berto - che potrebbe appartenere a qualsiasi città, sarà per via della mia famiglia paterna, ma per me è inevitabile pensare al teatro come a una bottega". Grande curiosità su questa esperienza, l'ultima performance è con degli over 80 in una palestra cittadina, e così Giuseppe Carrieri girerà per conto di Laeffe di Sky Tv un docu film.
Non c'è che la rete
Il teatro diventa l'arma di aggregazione più potente in una città, ma è impresa faticosa: la frammentazione delle esperienze è un problema ricorrente. Il caso dello Stabile del Veneto è lampante. Una macchina che spesso corre da sola e dimentica fette intere di protagonisti come i giovani. Invece un piccolo teatro, solo cento posti e mille problemi. Come sa bene Giacinta Dalla Pietà, anima altra del Cantiere Groggia, può diventare casa per tante esperienze: le famiglie hanno potuto contare su 53 spettacoli per bambini, merenda inclusa, e le compagnie hanno trovato al Groggia spazio per residenze e allestimenti, lo sanno bene infine artigiani, musicisti, ragazzi della Casa dell'Ospitalità, semplici cittadini che al Groggia hanno vissuto, lavorato o semplicemente speso qualche ora. Il Cantiere Groggia e il Teatro in Bottega non sono utopia: la banlieu c'est ne qu'un debut.