A 95 anni ci lascia Elio Pandolfi, l'ultimo testimone di un mondo ormai scomparso. L'addio al palcoscenico nel 2019 a Roma.
È morto questa notte nella sua casa romana l'attore Elio Pandolfi. Nato a Roma il 17 giugno 1926, ha svolto una intensa attività nel teatro di prosa e di rivista e alla radio, rivelandosi attore, cantante, ballerino, mimo e parodista di grande talento.
Si era diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, dove aveva un sostenitore d'eccezione, il direttore Silvio D'Amico. Ma la prima scuola fu la strada, dove imparò a imitare gli animali. Maturò così un'eccellente capacità di caratterizzazione e acquisì dimestichezza con le coloriture con cui personalizzava i ruoli.
La coppia artistica con Antonella Steni
Il grande pubblico ricorda soprattutto gli anni della coppia artistica formata con Antonella Steni (con la quale, al Teatro Parioli di Roma portò alla ribalta il primo spettacolo di satira politica e di costume, Scanzonatissimo 63, registrando sei mesi di botteghino esaurito) e i grandi varietà come Studio 1, accanto a Mina.
Nella sua carriera ha recitato con registi del calibro di Visconti, Patroni Griffi Fellini e Lina Wertmuller. Tra le molte riviste interpretate, Alleluja brava gente con Renato Rascel e Gigi Proietti.
Un artista estremamente versatile
Per molti Elio Pandolfi è stato soprattutto una incredibile voce, estremamente versatile, eppure riconoscibilissima, chiara, incisiva e suadente, ha doppiato Stanlio della coppia Laurel & Hardy e perfino Paperino.
L'ultima volta in palcoscenico, nel 2019 a Roma in Io mi ricordo, con Riccardo Castagnari. Oggi lascia il figlio adottivo Natale Orioles. Per sua stessa volontà non verranno celebrati funerali.
"Era davvero uno degli ultimi di quella generazione di attori che avevano fatto di tutto, dalla prosa alla rivista. Ed era un’autentia memoria vivente: ricordava tutto di quel mondo che oggi non c'è più", ricorda il regista Pino Strabioli.
L'avevamo incontrato nel 2017 durante il Festival di Todi: QUI L'INTERVISTA INTEGRALE