Carlo & Giorgio debuttano per la prima volta a Milano con il loro spettacolo "Temporary Show (Lo spettacolo più breve del mondo)": la comicità veneta è alla ricerca di nuove strade.
Prima assoluta al Teatro Nuovo di Milano, mercoledì 23 gennaio, per il duo comico Carlo & Giorgio che con lo spettacolo Temporary Show (Lo spettacolo più breve del mondo), già campione di incassi nel nord-est, arrivano in terra lombarda per la prima volta.
Punta di diamante della comicità Made in Veneto, il duo recupera l’assenza negli ultimi anni di performer veneti fuori dalla propria regione di appartenenza. La comicità teatrale veneta, supera dunque i propri confini, facendosi ambasciatrice di un’ironia originale e intelligente, capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo e trasversale.
Che cos'è davvero Temporary Show?
E’ un’indagine sul quotidiano, sugli aspetti spesso più paradossali e grotteschi del vivere contemporaneo, dove ognuno può ritrovare se stesso tra tic, vizi e parossismi di ogni tipo. Una sorta di sliding door esistenziale che cambia di continuo lasciando aperta ogni interpretazione ai fatti della vita e che dà luogo a una continua esplosione di divertimento riuscendo a non essere mai volgare.
E’ questa, infatti, la cifra di Carlo & Giorgio, testata ormai in più di 100 repliche da Bologna a Venezia, da Verona a Ferrara. La regia è affidata a Paul Kargγokris, mentre scenografia e disegno luci sono di Paolo Lunetta.
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Il titolo, Temporary Show (Lo spettacolo più breve del mondo), nasce dalla frenesia che caratterizza i nostri tempi, le giornate che viviamo sono sono talmente piene di impegni da non darci un secondo di tregua e la sensazione che ci accompagna è quella di non avere mai abbastanza tempo. Tutto è temporary, provvisorio, sfuggente, persino i negozi hanno trovato nuove formule nei temporary shop. E in questa ondata di provvisorietà sono coinvolte anche le nostre identità, destinate a cambiare continuamente e sempre sull'orlo di una crisi.
Così, tra il serio e il faceto, Carlo & Giorgio decidono di venire incontro alle esigenze del pubblico e proporre uno spettacolo “per chi va di fretta e non ha tempo da perdere, insomma un’esperienza ai confini della brevità”. Il risultato è una messa in scena ‘sregolata’ nella quale saltano tutte le convenzioni temporali e spaziali a vantaggio invece dell’immediatezza e dell’efficacia di parole e dialoghi.
E’ la nostra vita quotidiana, in fondo, fatta di piccole cose e di emozioni che quasi sempre facciamo fatica a catturare.
